Le aste consacrano Parigi protagonista delle Avaguardie

Meno nota al grande pubblico, Key Sage ha aperto l’asta con il misterioso paesaggio ‘Other Answers’ conteso fino a 1 milione di €, il doppio della stima alta; ha raddoppiato la stima anche ‘My beautiful haunted house’ di Dorothea Tanning a 132mila euro, mentre la ‘Prima ballerina assoluta’ di Leonor Fini ha raggiunto 360mila €, da una stima di 150-200mila €. Il paesaggio con figura erotica di Jane Graverol ‘La Froleuse’ ha superato la garanzia per fermarsi a 576mila € (stima 200-300mila €).

l catalogo Surrealista ha fatto immediatamente seguito quello dedicato alla Modernità, che ha portato a un ricavo di 36,1 milioni di euro grazie a 38 lotti di cui però quattro rimasti invenduti e un limitato ricorso alle garanzie. Protagonista dell’asta è l’Art Brut di Dubuffet che ha aggiudicato quasi 15 milioni di € grazie a quattro lotti venduti sui cinque proposti, guidati dal caratteristico ‘Visiteur ai chapeau bleu’ che ha sfiorato il raddoppio della stima bassa a 6,9 milioni di €. I Dubuffet venivano da una collezione privata che comprendeva anche due ‘Maschere’ in ceramica di grandi dimensioni del 1948 di Lucio Fontana che hanno realizzato un totale di 4 milioni di euro, pari a quattro volte le stime basse, risultati vicini ai record per questo tipo di lavori. Per l’arte Italiana buon risultato anche per una ‘Mappa’ di Boetti che ha superato la stima alta a 1,9 milioni di € con le commissioni.

Arte italiana da Christie’s

Il catalogo principale proposto da Christie’s la sera del 19 ottobre ha ricavato 51 milioni di euro, raggiungendo la stima alta pre-asta, grazie a 53 lotti, di cui uno solo invenduto, con i quattro principali realizzi milionari garantiti da parti terze.

I risultati sono in gran parte dovuti a due ambiti: i grandi nomi dell’arte internazionale del dopoguerra, e quelli dell’arte italiana, dallo Spazialismo all’Arte Povera, giustamente celebrata con una enciclopedica mostra alla Pinault Collection, che comprende moltissimi capolavori acquisiti dal miliardario francese nelle aste dell’ultimo decennio.

I risultati milionari per la sezione italiana del catalogo sono però dovuti a due lavori monocromi, un ‘Achrome’ di Manzoni del 1958-59 (90 x 70 cm) che sfiora 3 milioni di €, al centro della stima garantita di 2,5-3,5 milioni, e uno degli ultimi ‘Concetto Spaziale, Attese’ di Fontana, rosso con quattro tagli (100 x 81 cm) aggiudicato a 3,7 milioni di € da una stima garantita e non pubblicata.

Fonte: Il Sole 24 Ore