Le Borse asiatiche interrompono il rally. Tokyo chiude piatta (+0,16%). Yuan ai minimi del 2024

Le Borse scivolano in terreno negativo, mentre i mercati sembrano interrogarsi sulla sostenibilità di un rally che, trainato dai titoli tecnologici, ha spinto gli indici ai massimi di quasi due anni. Lo yuan scende ai minimi del 2024. I titoli giapponesi e cinesi guidano la debolezza dei listini dell’area.

La media delle azioni Nikkei giapponesi è scesa, seguendo le flessioni dei titoli europei nella sessione di ieri, con i titoli più importanti che hanno trascinato l’indice al ribasso. Durante la giornata il Nikkei è sceso fino a perdere lo 0,64% a 38.324,1, per poi riportarsi nel finale di seduta sulla parità e chiudere a +0,16 per cento.

L’indice MSCI Asia Pacific è sceso fino allo 0,4% dopo il guadagno dell’1% di mercoledì, quando il rinnovato ottimismo sull’intelligenza artificiale aveva risollevato la maggior parte dei mercati. I titoli tecnologici della regione hanno sofferto, con l’indice Hang Seng Tech in calo di oltre l’1%.

La Banca popolare cinese ha fissato il tasso di riferimento giornaliero dello yuan al livello più basso da novembre, segno che i politici stanno allentando la presa sulla valuta. Lo yen giapponese ha oscillato tra guadagni e perdite dopo un calo durato cinque sedute, che lo ha visto chiudere sopra 158 contro il dollaro. L’indice Bloomberg sulla forza del dollaro è rimasto poco cambiato.

Le azioni asiatiche «stanno prendendo una pausa», ha affermato Tony Sycamore, analista di mercato presso IG Australia. Ancora più importante, i trader giapponesi sono probabilmente «spaventati da un altro round di interventi valutari che farà scendere il cambio USD/JPY e con esso il Nikkei».

Fonte: Il Sole 24 Ore