Le macchine per sognare firmate Bmw

Le macchine per sognare firmate Bmw

«Magnifica cornice», espressione usata e abusata che però calza perfettamente per il Concorso d’Eleganza Villa d’Este che nell’edizione 2024 conclusa domenica scorsa ha visto sfilare decine di auto da sogno e la vittoria come Best Of The Show della Alfa Romeo 8C 2300 carrozzata Figoni del 1932. Ma l’evento, organizzato come ogni hanno da Bmw non è solo una vetrina sul glorioso passato, remoto e prossimo dell’automobile ma uno sguardo sul futuro, sul sogno e sulla magia dei motori. E così con uno scatto di Orgoglio termico, Bmw che è da considerare una vera pioniera dell’auto elettrica, ha esposto sul prato di illa d’Este due perle: un’auto ad alta carica emozionale, la concept Car Skytop, e una moto, la R20 che sembra disegnata e e progettata per stupire e far sognare con il suo mega motore boxer da due litri con enormi cilindri contrapposti.

Ma partiamo dall’auto: la show car Skytop, per la quale non è esclusa la possibilità di una produzione in serie ultra limitata, è una roadster/ targa, categoria già di per sé snob e blasè nel suo essere fuori dal mega trend imperante dei maxi suv. E il sogno della Skytop affonda nella stria delle grandi sportive due posti bavaresi: la Z8, auto senza tempo che nella versione orignale, e in un rosso scintillante, era in vetrina nel prato di Villa d’Este. La Skytop, che a dire il vero, riprende anche la leggendaria Bmw 503 è una one off. ma potrebbe essere realizzata in 25 esemplari: si basa sulla M8 Cabrio Competition e dunque sotto il lungo e prominente cofano c’è il 4.4 litri V8 da 625 cavalli, un sogno termico nell’era delle auto a pile.

La vettura è realizzata con una serie di accorgimenti estetici e funzionali di grande impatto emotivo. Materiali pregiati, plancia rivestita con pellami color ocra/bruno che si fondono cromaticamene nella selleria (realizzata nell’ atelier dello stabilimento Bmw di Dingolfingen) sfumano nel posteriore, sulla carrozzeria con lunotto retrattile e due posti secchi avvolti tra le pinne posteriori. Le due parti del tetto rimovibile, anch’esse rivestite in pelle, possono essere riposte in un apposito vano scavato nel bagagliaio. Tra le peculiarità, il doppio rene: illuminato, le superficie muscolose e affusolate e le maniglie delle porte costituite da alette.

I fari Led sono inseriti su supporti in alluminio fresato e disegnati appositamente ideati per questa concept car.

Se la roadstere bavarese è raffinata ed elegante, la moto Bmw è brutale ed eccessiva: stile che richiama le cafe racer custom, serbatoio che ricorda quello della R100R ed esibisce una super vistosa livrea rosso viola definita come «hotter than pink» e un gigantesco bicilindrico due litri derivato dal già enorme 1.8 Big Boxer. Molto curati i dettagli con carter e coperchi di design specifico e muscolare. La R20 Concept è un esemplare unico ma potrebbe essere una sorta di anticipazione della futura R18. La moto è nuda: niente sovrastrutture: il grande il faro tondo è a Led, e la sella integra il gruppo ottico posteriore dietro. Niente codino e un telaietto minimale. Il telaio, rivisto rispetto a quella della R18, è a doppia culla al cromo-molibdeno e sostiene una forcella a steli rovesciati di intonazione sportiva, il forcellone ha uno stile futuristico con il cardano a vista della R18 e le ruote da 17 pollici gommate da Superbike. Insomma un patchwork di idee e di stile per sognare.

Fonte: Il Sole 24 Ore