le mosse unilaterali di Orban scatenano tensioni

Il “caso Orban”, creato dalle iniziative autonome prese dal primo ministro ungherese negli ultimi giorni, rischia di trasformarsi molto rapidamente in una crisi istituzionale tra Bruxelles e Strasburgo, proprio nella settimana clou delle nome, tra Parlamento e Commissione europea. Anche se il “boicottaggio” della Commissione europea verso i Consigli informali in Ungheria – anche se l’esecutivo Ue non usa questo termine – non si applicherà al vertice informale dei leader a Budapest. La presidente Ursula von der Leyen andrà dunque al vertice. «La cooperazione resterà invece al livello dei Commissari per i consigli formali, dove le decisioni vengono prese», ha detto un portavoce della Commissione. «Abbiamo preso questa decisione per mandare un messaggio simbolico per i viaggi non coordinati di Viktor Orban, che ha ferito l’indispensabile unità dell’Ue», ha sottolineato.

I segni di boicottaggio della presidenza di turno dell’Unione europea infatti si stanno moltiplicando. Il ruolo che il premier ungherese sta svolgendo senza un mandato europeo, con gli incontri con il presidente russo Vladimir Putin, con il leader cinese Xi Jinping e anche con il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, a ridosso del vertice della Nato, è ormai diventato uno scoglio politico che rischia di paralizzare il “semestre” europeo, comunque amputato di diverse settimane dato il periodo vacanziero alle porte. Se n’è avuta un’eco anche all’Ecofin stamattina, come racconta Antonio Pollio Salimbeni per Radiocor-Il Sole 24 Ore.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sostenuto che l’Unione europea «deve restare impegnata con i partner del G7 per continuare a fornire un aiuto finanziario adeguato all’Ucraina». Il sostegno a Kiev non appare però essere una priorità della presidenza ungherese, tutt’altro.

Per il ministro tedesco dell’Economia, il liberaldemocratico Christian Lindner, «la presidenza ungherese purtroppo è iniziata con gesti unilaterali sul piano diplomatico, che abbiamo avvertito con molta delusione. L’Ungheria sa che in Ucraina si difende la pace e la stabilità europea nel suo insieme. Sa che siamo partner e amici. Ci aspettiamo che l’aiuto all’Ucraina rimanga la priorità assoluta anche durante la presidenza ungherese del consiglio Ue».

La Commissione europea ha infine deciso che i commissari non parteciperanno agli incontri ministeriali informali convocati dalla presidenza ungherese, che saranno sostituiti da funzionari comunitari. È una decisione mai presa finora, ricorda Pollio Salimbeni. La ministra spagnola del lavoro Yolanda Diaz Perez ha annunciato che non parteciperà alla riunione informale dei ministri dell’Unione europea a ottobre.

Fonte: Il Sole 24 Ore