Le startup innovative salgono oltre quota 13mila. Ma peggiorano gli indicatori finanziari
Non presenta particolari differenze rispetto all’edizione precedente il consueto rapporto trimestrale elaborato dal Mise in collaborazione con InfoCamere e le Camere di Commercio che rileva numeri e tendenze delle aziende iscritte nell’apposita sezione del Registro delle imprese. In valori assoluti, il dato aggiornato a fine giugno conferma l’andamento di crescita (lenta ma costante) della popolazione delle startup innovative: 13.582 quelle registrate, l’8,1% in più rispetto al consuntivo di fine marzo e il 3,6% di tutte le società di capitali costituite da meno di cinque anni.
Lombardia e Milano le locomotive
Gli indicatori relativi alla distribuzione territoriale confermano come il cuore pulsante dell’ecosistema dell’innovazione sia la Lombardia e la provincia di Milano in particolare. Nella Regione, infatti, sono attive oltre un quarto di tutte le startup italiane censite (il 26,7% per la precisione) e nell’area del capoluogo se ne contano 2.545, e quindi il 18,7% del totale italiano, più di qualsiasi altra Regione. Nelle posizioni di rincalzo, ancora una volta, il Lazio con 1.586 imprese (di cui 1.411 localizzate a Roma), la Campania, con 1.205 e il Veneto con 1.095. Rispetto al passato, nella classifica delle Regioni con più di mille aziende innovative iscritte nel Registro entra l’Emilia Romagna, con 1.071. Il primato italiano in fatto di maggiore densità di startup sul totale delle società di capitali di recente costituzione va ancora una volta al Trentino-Alto Adige, con una percentuale del 6%.
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Aumenta il numero dei soci, scende il fatturato complessivo
Rispetto al trimestre precedente, aumentano sensibilmente (del 9,5%) i soci di capitale delle imprese innovative aumentati, raggiungendo quota 65 mila ma ancora una volta sono poco rappresentate le imprese femminili, che sono il 12,9% del totale, mentre le startup fondate da under 35 sono il 18,1%. Alla voce fatturato, storicamente la nota più stonata che emerge dal rapporto, il dato di sintesi (i bilanci attualmente disponibili sono relativi al 2019 e coprono il 55% delle startup iscritte al 1° luglio 2021) conferma un livello medio della produzione che rimane modesto, e precisamente 171mila euro, 11mila euro in meno rispetto al dato di fine marzo.Scende, anche se di pochissimo (circa 10 milioni di euro) il giro d’affari complessivo sviluppato dalle imprese innovative, che si assesta a poco meno di 1,3 miliardi, a conferma del fatto che la maggioranza delle startup registrate si trovi ancora in una fase embrionale di sviluppo e che l’ecosistema fatica a dimensionarsi su una scala di ricavi superiore. Un ultimo dato all’insegna della continuità è infine quello del reddito operativo totale, che per il 2019 risulta negativo per 108,3 milioni di euro, circa 10 milioni in più rispetto a tre mesi fa.
Fonte: Il Sole 24 Ore