Le truffe corrono in rete: dalle false indagini ai finti fondi di investimento, ecco le più diffuse

Le truffe corrono in rete: dalle false indagini ai finti fondi di investimento, ecco le più diffuse

La truffa corre in rete, tra canali social, telefonate e servizi di messaggistica. Il panorama è vasto: si passa dalla pubblicità di un fondo di investimenti alla finta indagine giudiziaria, per finire con le telefonate di assunzione per un impiego mai richiesto. E non mancano neppure le tradizionali truffe della “cauzione” da pagare per evitare il carcere a figli o nipoti.

File A257 e la falsa indagine

Proprio questi giorni in diverse caselle di posta elettronica è arrivata la mail, che ha come mittente “FILE N. A257”, con oggetto due emoticon e la dicitura in maiuscolo “indagine giudiziaria”. Nel testo c’è il messaggio “Comunicazione del fascicolo giudiziario”, con tanto di saluti dal “Segretario di posta elettronica”. Il resto è contenuto nell’allegato. Una pagina con in testa lo stemma Ministero dell’Interno. L’oggetto riporta “Convocazione di giustizia, per le esigenze di un’inchiesta giudiziaria”. Nella premessa si annuncia che il destinatario della mail, ma il nome non compare da nessuna parte, è «oggetto di numerosi procedimenti giudiziari» in un ambito che va dalla pedopornografia agli atti esibizionistici.

Il finto avviso dei Carabinieri

Quindi l’intimazione: «Siete pregati di far sentire la vostra voce via mail scrivendoci le vostre giustificazioni affinché possano essere approfondite e verificate al fine di valutare le sanzioni; questo entro un rigoroso periodo di 72 ore. Trascorso tale termine, saremo obbligati ad inviare la nostra relazione all’ufficio del pubblico ministero preposto al tuo caso al fine di stabilire un mandato di cattura nei tuoi confronti. Sarai quindi elencato come molestatore sessuale alla fine di questa procedura». Non solo: la missiva prosegue: «Il tuo file verrà anche inviato ai media per la distribuzione al pubblico in generale al fine di impedirti di recidiva e anche di scoraggiare altri candidati per questa pratica. Ora siete avvisati». Poi il logo dei Carabinieri, il timbro con la dicitura “Segretariato generale cooperazione carabinieri servizio posta” e quello dell’Europol. Peccato che la mail, scritta in un italiano un po’ incerto e con qualche inciampo, non parta da un indirizzo istituzionale ma da “rushado@hotmail.com”, e che di istituzionale abbia ben poco.

I finti fondi di investimento

È di qualche settimana fa, invece, la “trovata” su fantomatici fondi di investimento. Nello specifico, sui social veniva rilanciato lo screen shot relativo a un falso articolo di giornale, a firma di un giornalista della testata, in cui si pubblicizzava un fondo di investimento lanciato da un manager di successo. Peccato che giornale e giornalista mai si fossero occupati dell’argomento. Cliccando sul link, dopo alcuni passaggi, si apriva una pagina in cui inserire dati e numero di carta di credito.

Il lavoro mai richiesto

In questo panorama, non mancano le telefonate di numeri con prefisso del Regno Unito o dei Paesi Bassi. Rispondendo si sente voce registrata che dice: «il vostro curriculum è stato selezionato» e preannuncia nuove opportunità per un nuovo lavoro (mai richiesto o cercato). La voce suggerisce di registrarsi su whatsapp, inviare un messaggio e seguire le istruzioni che prevedono la fornitura di una serie di dati personali. Ciclicamente, via sms arriva il messaggio che annuncia il blocco del conto per operazioni in Romania, oppure l’ormai “classico” “mamma ho perso il telefono mandami un whatsapp a questo numero”. Il mese scorso su diverse utenze whatsapp è arrivato il messaggio da un prefisso +62, Indonesia, che prometteva guadagni con poco sacrificio: «Salve. Abbiamo bisogno di qualcuno che valuti le prenotazioni alberghiere. Pagheremo 200 – 1000 euro». Quindi la spiegazione del lavoro: metter un mi piace o esprimere una valutazione. In caso di interesse il messaggio invita a rispondere premendo 1 e a contattare un amministratore a un numero con prefisso italiano.

Fonte: Il Sole 24 Ore