L’edilizia residenziale pubblica verso la riqualificazione

L’edilizia residenziale pubblica verso la riqualificazione

Incentivata attraverso fondi regionali e nazionali, l’edilizia residenziale pubblica del NordEst punta con investimenti consistenti alla riqualificazione del patrimonio edilizio. In particolare, ma non solo, con interventi di efficientamento energetico. Ne è un esempio Ater Udine, che negli ultimi cinque anni ha investito 60 milioni per lavori di manutenzioni straordinarie su 2.341 alloggi, sia per adeguare gli impianti vetusti che per intervenire sugli involucri edilizi, realizzando cappotti e sostituendo serramenti. Tutto ciò in un’ottica di allungamento della vita utile e della rivalutazione degli alloggi di sua gestione (8.700 in totale, di cui 7.900 di proprietà e 800 di comuni convenzionati) ma anche di contrasto alla povertà energetica degli inquilini.

Una priorità, quella dell’efficientamento energetico, anche nel piano per i prossimi cinque anni, che infatti prevede un investimento di oltre 9 milioni per migliorare le prestazioni di 105 alloggi. Mentre tramite il piano regionale dedicato, sarà investito un milione l’abbattimento delle barriere architettoniche, la sostituzione di ascensori e l’installazione di nuovi impianti in 154 alloggi.

E dato che in provincia di Udine il rischio sismico è un tema importante, l’attenzione è alta anche sulla sicurezza da quel punto di vista. Grazie a finanziamenti messi a disposizione attraverso il bando regionale “Sicuro, verde e sociale”, Ater Udine ha sviluppato un piano di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico con interventi mirati. Ad esempio sono in corso due interventi, a Udine e a Osoppo, un investimento da 9,5 milioni di euro che porterà a 49 nuovi alloggi, che saranno costruiti secondo i nuovi standard, sismici ed energetici.

Grande attenzione alla riqualificazione energetica anche nel trevigiano, dove Ater Treviso ha di recente annunciato la conclusione di un ingente intervento sul complesso di appartamenti noto come Il Biscione, dove risiede un centinaio di famiglie. L’investimento, di oltre 1 milione e 600mila euro a carico dell’ente, che si è avvalso degli sgravi fiscali in materia di energia e ambiente, comporta un abbattimento medio del 45% dei costi di riscaldamento. «Con questo intervento abbiamo ottenuto la riduzione dei costi energetici per gli inquilini e una riqualificazione che rispetta l’ambiente ed evita lo spreco di energia» spiega Marina Bonotto, vicepresidente di Ater Treviso. Che aggiunge: «Stiamo inoltre investendo 2 milioni per impianti fotovoltaici anche nelle nuove realizzazioni Pinqua e Pnrr a Monigo e in altre parti della provincia».

E proprio grazie al finanziamento dal Pinqua, cioè il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, l’ente è anche impegnato nella realizzazione dei primi 32 alloggi in classe energetica A4, di cui si occuperà nella sua veste di soggetto attuatore dei progetti del Comune di Treviso. Frutto di un investimento complessivo di oltre 10 milioni rappresentano due dei sette lotti previsti da un intervento Pinqua che prevede la demolizione di 88 alloggi ormai fatiscenti e la costruzione di 163 alloggi, tra edilizia residenziale pubblica e calmierata. La conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2025, in conformità con i tempi del Pnrr. «La nostra collaborazione con il Comune di Treviso per affrontare il problema della casa è costante, e questo progetto Pinqua ci porterà a grandi risultati» osserva il presidente di Ater Treviso, Mauro Dal Zilio. «Parliamo di edifici che saranno realizzati in classe A, quindi a consumo energetico quasi nullo. Un bene per la comunità che sarà qui ospitata e anche per l’ambiente».

Fonte: Il Sole 24 Ore