
Lega, a sorpresa collegamento di Le Pen al congresso. «A rischio la libertà in Europa»
Nel giorno delle maniffestazioni di piazza in Francia per protestare contro la sentenza che esclude Marine Le Pen dalle prossime presidenziali francesi, la leader del Rassemblement Nationale si collega a sorpresa con il congresso della Lega, per un breve scambio di battute con Matteo Salvini. «Sai benissimo quello che sto vivendo perchè l’hai vissuto anche te, gli attacchi della giustizia contro i dirigenti che protegggono la sovranità del Paese», dice Le Pen al leader leghista, riferendosi al processo Open Arms. La sentenza della magistratura francese «scrive la parola fine a tutti i principi dello stato di diritto, i francesi non potranno scegliere, non potranno votare per un candidato che loro vogliono alla guida del Paese visto che era favorita. Ma non cederemo mai, utilizzeremo tutti gli strumenti giuridici per poterci presentare a queste elezioni presidenziali», assicura Le Pen.
Salvini: da Francia e Bruxelles lezioni di democrazia
E Salvini osserva: «È singolare che in Francia e a Bruxelles danno lezioni di democrazia quelli che stanno sottraendo democrazia: in Romania, con l’esclusione di un candidato, in Germania, riconvocando un Parlamento decaduto, ma possono solo ritardare il cambiamento, non fermarlo». Le Pen ovviamente concorda: «È la libertà di tutti i nostri popoli ad essere messa in discussione. La nostra sarà una lotta pacifica, democratica e l’esempio viene da Martin Luther King. Noi sovranisti non siamo cittadini di serie B».
La giornata conclusiva
Alla Fortezza Da Basso di Firenze dopo le votazioni e la proclamazione del segretario, è previsto l’intervento di Matteo Salvini e non si esclude un video della premier Giorgia Meloni. Come ha spiegato Giancarlo Giorgetti, che presiede l’assemblea, oggi saranno illustrate le mozioni presentate (in tutto 17) su più temi (dall’autonomia alla giustizia, dalla sicurezza alle infrastrutture, passando per disabilità, lavoro e scuola) con gli interventi di Armando Siri, coordinatore dei dipartimenti Lega, e del deputato Alberto Gusmeroli. Poi spazio agli ospiti. Quelli stranieri interverranno per lo più con un video e sarà di fatto una parata di leader sovranisti, tra cui il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Rassemblement national, il francese Jordan Bardella, e il presidente di Vox, lo spagnolo Santiago Abascal. Seguiranno il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini: entrambi intervistati da Alessandro Sallusti. Al termine prenderà la parola dal palco Salvini.
Fonte: Il Sole 24 Ore