Lega, terzo mandato e il ruolo delle Soprintendenze”
Dopo i distinguo dei mesi scorsi sull’Ucraina e le tensioni sul candidato del centrodestra per le regionali in Veneto, la Lega ha aperto un nuovo fronte nella maggioranza di governo, questa volta riguardo al ruolo delle Soprintendenze. La Lega ha ritirato il suo emendamento al decreto Cultura che aveva come obiettivo quello di “limitare” il potere delle Soprintendenze rendendo non più vincolante il loro parere sulle opere in zone sottoposte alla tutela paesaggistica. In cambio ha ottenuto il via libera alla discussione “in tempi brevi” di una proposta di legge sullo stesso argomento. Il decreto Cultura sarà approvato in Aula a Montecitorio la prossima settimana.
Armi all’Ucraina
«Più armi si inviano, più la guerra va avanti» aveva affermato a luglio scorso il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, in una diretta sui social, rispondendo a un follower che gli chiedeva di fermare il conflitto in Ucraina. Nonostante i distinguo («Noi auspichiamo che le parti inizino presto a dialogare e trattare anche grazie all’attivo coinvolgimento degli Usa. Ma fino a quel momento il nostro aiuto non dovrà cessare»), il Carroccio tuttavia non ha fatto mancare il suo voto all’ultimo decreto Ucraina che autorizza la proroga al 31 dicembre 2025 dell’invio di armi a Kiev.
Terzo mandato e il ruolo di Zaia
Discorso diverso sul terzo mandato per i governatori, che vede la Lega contrapposta a Fratelli d’Italia e Forza Italia. Dietro c’è la decisione del successore di Luca Zaia alla guida della Regione Veneto. La Lega (non potendosi ricandidare Zaia) ha rivendicato per sé l’indicazione del candidato governatore del centrodestra. Tuttavia Fratelli d’Italia, che alle europee di giugno si è confermato in Veneto di gran lunga come primo partito, chiede che sia un suo uomo a guidare la coalizione alla vittoria
Proposta di legge per superare i vincoli delle Soprintendenze
Adesso nella maggioranza si apre il fronte Soprintendenze. «Superare i vincoli posti da alcune Soprintendenze è un obiettivo che ci proponiamo con un disegno di legge a carattere urgente che i gruppi della Lega depositeranno a inizio settimana sia alla Camera sia al Senato», ha annunciato Salvini. Si vedrà ora quale sarà la sorte di questo altro provvedimento che, oltre ad essere osteggiato dal collega di governo di Salvini, contrario ad ogni modifica che tolga l’aggettivo “vincolante” all’obbligatorietà del parere delle soprintendenze, vede i dubbi di FdI e il silenzio di FI.
Fonte: Il Sole 24 Ore