Leggere 20 minuti al giorno per crescere meglio
Leggere 20 minuti al giorno, tutti i giorni, nelle ore di lezione. Libri, fumetti, giornali: non importa cosa, purché si migliorino le competenze di lettura. Dall’esperienza di una scuola norvegese, che ha mostrato come una pratica quotidiana di lettura individuale a scuola possa consolidarsi in una buona abitudine anche nei ragazzi meno attratti, è nato nel 2017-2018 un progetto europeo, Read On, cui ha partecipato anche Festivaletteratura di Mantova e che è stato un successo tale che in Portogallo è entrato a pieno titolo nel programma delle scuole e in Italia è proseguito anche dopo la fine dei fondi con sponsorizzazioni private (Fondazione Cariplo): «la crescita è stata esponenziale, non ci spieghiamo come sia stata possibile, sicuramente il passa-parola tra gli insegnanti, il grande lavoro di comunicazione che abbiamo fatto, ma comunque è stato un progetto che di fatto è partito da solo. Quest’anno hanno partecipato oltre 24mila studenti, 1200 classi, mille insegnanti in tutta Italia. Due classi sono anche venute qui a Festivaletteratura» spiega Stefania Bertuccio, che si occupa delle sponsorizzazioni per la manifestazione e che ha seguito da vicino il progetto.
Un progetto semplicissimo: «noi - continua Bertuccio – forniamo il supporto organizzativo, 4-5 incontri durante l’anno in remoto con le nostre consulenti letterarie Simonetta Bitasi e Alice Torreggiani, forniamo delle bibliografie da loro redatte per consigliare libri a seconda delle età, o a seconda del periodo (libri per l’estate, per Natale, etc.), per ragazzi con disturbi dell’apprendimento, per ragazzi che leggono poco e così via». Gli insegnanti aderenti, che sono di tutte le materie, perché la lettura è una competenza trasversale, si impegnano a ricavare nell’orario giornaliero 20 minuti per far leggere gli studenti, spesso s’inventano un rituale, come andare in giardino, o spostare i banchi per creare un altro ambiente, e poi leggono anche loro con i ragazzi». Nella scelta gli studenti si possono fare aiutare da insegnanti, bibliotecari, librai, altri compagni, gruppi di lettura. Ogni classe cerca di capire come e dove reperire i libri (portandoli da casa, facendoseli prestare da amici, prendendoli in prestito alla biblioteca, cercandoli a scuola, scaricandoli dalla medialibrary, comprandoli apposta…). «Il progetto ha anche avuto l’effetto di aiutare a rafforzare i rapporti con le biblioteche sul territorio, che in molti casi hanno dato un grande supporto, e sono anche nate librerie scolastiche», precisa Bertuccio.
I risultati, oltre al numero crescente di partecipanti, sono stati evidenti. Una ricerca dell’Indire (l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa) effettuata su un campione rappresentativo di insegnanti aderenti Read more, ha evidenziato come il progetto abbia migliorato sensibilmente la competenza di lettura degli studenti e abbia fatto aumi. Una seconda fase della ricerca mirerà ad approfondire ulteriormente l’impatto del progettoentare il tempo che i ragazzi vi dedicano per piacere, anche al di fuori dei 20 minuti giornalier.
Fonte: Il Sole 24 Ore