Leghe e calciatori contro la Fifa per il calendario non-stop

Il malumore serpeggiava da tempo contro il calendario programmato dalla Fifa. Adesso l’associazione delle Leghe europee e Fifpro Europe, il sindacato dei calciatori hanno ufficialmente presentato un reclamo alla Commissione Ue contro l’organo di governo del calcio mondiale per abuso di posizione dominante, in particolare per l’imposizione del primo mondiale per club nel 2025 e del mondiale per nazionali allargato a 48 squadre del 2026.

La denuncia

«Il calendario internazionale di calcio, eccessivamente saturato, mette a rischio la sicurezza e la salute dei giocatori, e minaccia la sostenibilità economica e sociale di importanti competizioni nazionali apprezzate per generazioni dai tifosi in Europa e nel mondo»: è questo il cuore dell’accusa mossa dalle leghe calcistiche del Vecchio Continente e da Fifpro.

La mancata consultazione

Il reclamo presentato alla Commissione dall’associazione che rappresenta i campionati di 33 paesi e il sindacato dei giocatori punta il dito sulla Fifa, che gestisce il calendario delle finestre per gli impegni delle nazionali, e non cita la Uefa, che in questa stagione ha varato nuovi format per Champions, Europa e Conference League. Anche la Nations League ha introdotto un nuovo sistema di playoff. Il reclamo delle leghe verso la Fifa riguarda il fatto di non essere stati pienamente consultate durante le discissioni per concordare l’ultimo rinnovo del calendario fino al 2030 per le partite delle nazionali. La Fifa ha affermato che le sue offerte di colloqui di quest’anno non sono state accettate.

La posizione della Serie A

«La Serie A, come quasi tutti gli altri Campionati europei, negli ultimi 20 anni non ha aumentato il numero di partite. Al contrario, Fifa e Uefa, ciclo dopo ciclo, hanno incrementato costantemente le dimensioni delle loro competizioni sia per i club che per le squadre nazionali e ora abbiamo raggiunto un punto di saturazione nel calendario», ha spiegato l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo. «Il problema del sovraccarico del calendario non è causato dalle competizioni delle Leghe, ma dalla Fifa, con il suo nuovo formato e la durata dei tornei, e dalla Uefa con la Nations League e le nuove competizioni Uefa per club, con un numero maggiore di date e partite. Ma la differenza è che la Uefa ha avuto una significativa consultazione con tutte le parti interessate, Leghe comprese, e ha deciso una riforma del formato delle competizioni per club dopo una lunga discussione. La Fifa ha imposto il suo nuovo format e le sue competizioni senza alcuna discussione, consultazione e senza accettare di avere alcuna forma di rapporto con gli organizzatori delle altre competizioni».

Fonte: Il Sole 24 Ore