Legno-arredo, in Friuli e Lombardia le aziende fanno sistema sulla formazione

Legno-arredo, in Friuli e Lombardia le aziende fanno sistema sulla formazione

Nonostante il rallentamento del mercato e della produzione degli ultimi 12 mesi, l’industria italiana del legno-arredo continua a scontare una forte mancanza di manodopera specializzata: secondo i dati più recenti del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere–Anpal, per il quinquennio 2024-2028 il settore avrà bisogno di un numero di nuovi addetti che oscilla tra le 22mila e le 34mila unità a seconda degli scenari economici previsti. Considerando lo scenario più positivo, il fabbisogno è di oltre 8mila lavoratori per le industrie del legno e circa 25mila per il comparto del mobile.

Fra le figure professionali più difficili da trovare, ci sono falegnami e attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno. Una situazione che le imprese della filiera condividono con molti altri comparti della manifattura, con l’aggravante però di un pregiudizio che per molti anni ha riguardato il settore, considerato a torto poco innovativo e poco attraente per i giovani.

Le Innovation Platform del Cluster Legno Arredo FVG

Una situazione che, tuttavia, sta forse finalmente cambiando, come dimostra il significativo aumento di iscrizioni registrato dall’Istituto Carniello di Brugnera, in Friuli, che forma tecnici del legno-arredo e ha superato i 130 studenti nella prima classe per l’anno scolastico 2025-2026, segnando quasi un raddoppio rispetto ai numeri del 2019 e rendendo necessario aggiungere una o due sezioni per il prossimo anno – un paradosso nel contesto di calo demografico diffuso nel nostro Paese.

Il merito va in parte al lavoro fatto negli ultimi anni dalle aziende friulane del comparto per fare «informazione e cultura» su un settore che non solo rappresenta un’eccellenza del made in Italy, ma che inoltre è altamente innovativo e tecnologicamente avanzato, come spiega Edi Snaidero, presidente del Cluster Legno Arredo sistema Casa Fvg. Sono proprio le imprese infatti che, attraverso il Cluster, quattro anni fa hanno deciso di investire risorse proprie per mettere in piedi proprio a Brugnera la prima Innovation Platform, un laboratorio dotato delle più moderne tecnologie per la lavorazione del legno a disposizione del nuovo percorso specialistico dell’Istituto Carniello, ma anche delle stesse aziende, per formare e riqualificare i propri dipendenti. Un obiettivo raggiunto anche grazie alla collaborazione dei produttori di macchinari per la lavorazione del legno, che hanno fornito gli impianti in uso comodato gratuito.

Un’operazione di sistema

Una vera azione di sistema, osserva Snaidero, proseguita con l’apertura di altre quattro piattaforme: due a Udine (dedicate all’arredo imbottito e alla lavorazione del legno), all’interno della Fondazione Casa dell’Immacolata di Don Emilio de Roja, che vede anche la partecipazione di persone che necessitano di una riqualificazione professionale per rientrare nel mercato del lavoro; una a Manzano, dedicata alla sostenibilità (in particolare ai materiali e alle soluzioni eco-sostenibili), che ospita eventi per far conoscere l’industria del legno-arredo alla cittadinanza, e quindi anche ai ragazzi e alle loro famiglie; una, infine, in via di realizzazione a Tolmezzo, in Carnia, che sarà dedicata prevalentemente alle prime lavorazioni del legno.

Fonte: Il Sole 24 Ore