
L’Emilia-Romagna vara un pacchetto da 220 milioni per investimenti hi tech. L’Importo più alto di risorse del Fondo sociale europeo
È l’importo più alto di risorse del Fondo sociale europeo (Fse+) mai approvato in Emilia-Romagna messe a bando in un anno: un pacchetto da 220 milioni di euro che sarà ufficializzato in Giunta lunedì prossimo e farà il paio con 108 milioni del Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, rimodulato a fine 2024 per aderire alla nuova piattaforma Step-Strategic technologies for Europe platform, il progetto lanciato da Bruxelles per incanalare gli investimenti delle imprese su tecnologie critiche innovative che possano sganciare l’Europa da forniture estere nei campi del digitale-deep tech, delle tecnologie pulite e delle biotecnologie.
«Sarà approvata anche la prima tranche di 30 milioni di euro sui 61 milioni che abbiamo già stanziato per Step, ma il nostro obiettivo è arrivare a 100 milioni», anticipa Vincenzo Colla, vicepresidente dell’Emilia-Romagna, che su Step sta concentrando gli sforzi, per potenziare la rete dei 12 tecnopoli (20 sedi, 38 laboratori oltre 1.200 ricercatori) e le possibili sinergie con il tessuto manifatturiero al fine di eccellere nella nuova sfida comunitaria.
Quattro imprese (Hera, Agromateriae, Tampieri Group, Marcegaglia) con tre investimenti si sono già aggiudicate i primi “sigilli Step”, il marchio Ue che valida la bontà dei progetti ai fini di ridurre le dipendenze strategiche dell’Ue e ad alto potenziale economico e innovativo. I.Ve.
Fonte: Il Sole 24 Ore