L’esotico viaggio interiore di Picasso
Un viaggio interiore quello dell pittore che lo porterà ben oltre la ricerca della pura bellezza, e assai lungi dalle rigide regole della prospettiva e dai canoni d’accademia.
In particolare il primitivismo Picassiano, nella vorticosa creatività di questo autore, attinge famelico dal linguaggio plastico degli africani come dagli esempi neolitici e proto-iberici, dall’arte oceanica, come dalle nere figure dei vasi greci per reinventarsi in volumi scomposti ora in massicce forme tettoniche, ora in accenni biomorfi, nel segno di un erotismo impudente e di pose maestosamente sfrontate.
Nudo appoggiato del 1961
Esempio mirabile di una tale rivoluzione, che scompone le forme, in particolare quelle del corpo femminile, rendendole eroticamente dissacranti, secondo una categorizzazione che pone in evidenza quanto l’autore vede e immagina, e non quanto la mimesi vorrebbe, è il bellissimo Nudo appoggiato del 1961. Quadro poco conosciuto questo, proveniente dalle collezioni degli eredi Picasso, fronteggia lo spettatore con gli occhi grandissimi, le orecchie abnormi e un naso che è tutto un programma, attingendo a piene mani dalle maschere africane che così tanto lo impressionarono dapprima, per poi divenire sua cifra e indice primo di una poetica dagli esiti rivoluzionari.
La Femme nue
Ecco dunque come La Femme nue, proveniente dalla collezioni milanesi del Museo del Novecento, imprescindibile preludio al capolavoro picassiano de Les Demoiselles d’Avignon, non ne sia che un esempio sublime. In apertura di mostra poi gli imperdibili disegni preparatori delle stesse celebri “prostitute”: un appuntamento imperdibile per visitatori e studiosi, oltre che eccezionale delizia in mostra.
In occasione della mostra, 24 ORE Cultura ha pubblicato il catalogo “Picasso. La metamorfosi della figura”, insieme al volume monografico “Pablo Picasso”, della collana “Una vita per l’arte”, a cura di Francesco Poli.
Fonte: Il Sole 24 Ore