L’estate del Sole in compagnia dei romanzi di Andrea Camilleri

Andrea Camilleri costituisce uno splendido caso di studio per la letteratura italiana degli ultimi 30 anni e un felicissimo caso di piacere per milioni di lettori. Esordio, senza vergogna, con un editore di quelli “a pagamento” (Lalli, con Il corso delle cose, in realtà un titolo che avrebbe originato una trasposizione filmica), poi qualche libro di natura storico-archivistica, fino all’esordio con il giallo: quella Forma dell’acqua che forse lo stesso autore avrebbe considerato come esperimento compiuto, quasi una sfida superata (con sé stesso) per poi non riprendere il genere.

E invece: Elvira Sellerio insiste, Camilleri ci prende gusto e mano, inizia a scrivere sempre con più convizione con questa lingua mescidata, di invenzione ma con solidissime radici nella sua parlata locale,

qualche reminiscenza personale e letteraria (Camilleri era lettore finissimo e persona di memoria eccezionale), sapienti invenzioni che dialogano con il catalogo della grande letteratura mondiale. E poi storie eccezionali, la fertile inventiva di un “contastorie” come pochi altri ne abbiamo avuti e la capacità di mettere in campo personaggi davvero memorabili: il commissario Montalbano solo uno di loro, certo il più noto e di successo.

Ecco: i gialli di Montalbano e i romanzi di “sapienza storica”, le strade che ha percorso con più convinzione l’autore di Porto Empedocle, ritornano nella mini-collana che da sabato 27 e poi tutti i sabati d’agosto accompagnano questo giornale. Un ghiotto appuntamento per i nostri lettori, per riprendere in mano le storie dello scrittore sicialino o per conoscerle per la prima volta. Si parte con Riccardino, il romanzo postumo ma progettato da tempo nella mente dello scrittore, poi a seguire il 3 agosto
Il cuoco dell’Alcyon
, il 10 agosto La Pensione Eva, il 17 agosto Gran Circo Taddei, il 24 agosto La seta degli angeli, il 31 agosto
La cappella di famiglia
.

Di una cosa si può essere certi: che Camilleri è stato uno scrittore che si è divertito molto a pensare, scrivere e inventare. E che i suoi lettori si sono divertiti molto a leggerlo, pensare, immedesimarsi. Perciò buona lettura, anzi, buon divertimento con il Maestro.

Fonte: Il Sole 24 Ore