L’Europa si tuffa tra il Foro Italico e Ostia: al via gli Europei di nuoto di Roma2022
Il boato di 12mila tifosi, stipati e urlanti in un impianto unico al mondo. È quello che rimane stampato nel cuore e nelle orecchie di ogni atleta salito almeno una volta in carriera sui blocchi di partenza della piscina del Foro Italico. Basti chiedere, a riprova, a Federica Pellegrini e Alessia Filippi, le stelle del nostro nuoto che griffarono con le loro imprese i Mondiali romani del 2009 (e il record del mondo stabilito dalla veneta sui 200 stile libero resiste ancora, eterno quasi come la Città che lo accolse…).
In quella piscina, e ancora una volta sul litorale di Ostia si rituffa il nuoto, stavolta quello europeo. La dimensione continentale (con l’aggiunta dell’assenza della Russia) fa della corazzata natatoria azzurra la favorita d’obbligo. Ma l’appuntamento romano vale anche come ulteriore test organizzativo per l’intero sistema Paese, a cavallo di un a dir poco delicato momento economico-politico e lungo la strada che – lo ricordiamo – ha come approdo ultimo e principale i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026
La storia
L’ultima volta che l’Europa del nuoto s’era tuffata nella piscina del Foro Italico era stata nel 1983. Allora, il boom del nuoto azzurro era appena all’orizzonte, ma una stella ce lo fece apparire per qualche giorno più vicino di quanto non fosse: Giovanni Long John Franceschi, milanese, classe 1963, conquistò due ori nei 200 e 400 misti, con altrettanti record continentali. Luce abbagliante quanto di breve durata, quella di Franceschi (reduce dall’argento e bronzo di due anni prima a Spalato e dal bronzo iridato sui 200 misti a Guayaquil nell’82), cui si aggiunsero i bronzi di Paolo Revelli sui 200 farfalla, della staffetta 4×200 stile libero maschile (a franceschi e Revelli si aggiunsero Guarducci e Rampazzo), e di Cinzia Savi Scarponi nei 100 farfalla.
I numeri
L’edizione al via giovedi 11 agosto è la numero 36 della rassegna continentale. Mille gli atleti iscritti in rappresentanza di 49 nazioni; 77 le finali, 102 gli azzurri in gara. Agli ultimi Europei di Budapest l’Italia ha vinto 10 ori, 14 argenti e 20 bronzi. Cinque le discipline: nuoto in piscina, in acque libere (a Ostia), nuoto artistico (con la prima volta del singolo maschile), tuffi e tuffi dalle grandi altezze (ospitati dai campi 1 e 2 del Circolo del Tennis del Foro Italico, che saranno trasformati ad hoc per l’evento).
I premi
Più che la medaglia, conterà il cronometro, per i campioni che si tufferanno nella piscina del Foro Italico. La LEN, la federazione europea del nuoto, riconoscerà infatti 10mila euro per un record mondiale e 5mila per uno continentale, mentre ai medagliati spetteranno rispettivamente 2mila euro per l’oro, 1500 per l’argento e mille per il bronzo (3.500, 3mila e 2.500 per le staffette); decisamente più consistenti quelli stabiliti dalla Fin, la Federnuoto italiana, che elargirà rispettivamente 10mila, 7mila e 5mila euro ai medagliati.
Fonte: Il Sole 24 Ore