L’Fbi blocca disinformazione russa prodotta con l’Ai

L’Fbi, su mandato del Dipartimento di Giustizia, ha annunciato il 9 luglio 2024 il sequestro di due nomi di dominio su Internet e il blocco di ben 968 account di social media utilizzati da hacker russi che avevano creato una bot-farm meglio identificata come “Meliorator”, utilizzata dall’organizzazione mediatica Rt (ex Russia Today) e finanziata da Mosca, per la conduzione di attività di disinformazione negli Stati Uniti ed in altri paesi.

Secondo alcune dichiarazioni giurate desecretate nei giorni scorsi, la bot-farm si avvaleva di una piattaforma di intelligenza artificiale per creare dei profili fake, da utilizzare in diversi social media, che apparivano come reali e riconducibili a residenti negli Stati Uniti.

Quali sono gli obiettivi della piattaforma

L’obiettivo era essenzialmente quello di promuovere messaggi a sostegno del governo di Mosca. Ciò che desta particolare rilevanza sul piano del livello di allarme generato da questa piattaforma AI russa, risiede nel coinvolgimento di molteplici strutture governative internazionali nell’attività di scoperta e di contrasto al sistema.

Oltre al Federal Bureau of Investigation (Fbi), sono state coinvolte la statunitense Cyber National Mission Force (Cnmf, il Canadian Centre for Cyber Security (Cccs), il Netherlands General Intelligence and Security Service (Aivd), ovvero il servizio di sicurezza militare olandese, il Netherlands Military Intelligence and Security Service (Mivd), l’agenzia di intelligence militare olandese, e la Netherlands Police, che hanno congiuntamente rilasciato un “joint cybersecurity advisory” che descrive dettagliatamente la tecnologia della bot-farm.

Identità fittizie sui social

La piattaforma di Ai era in grado di generare delle identità fittizie di diverse nazionalità che pubblicavano sul social media X (ex Twitter) contenuti propagandistici e notizie alterate in diversi paesi, come Stati Uniti, Polonia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Ucraina e Israele.

Fonte: Il Sole 24 Ore