Liguria virtuosa nell’impiego dei fondi Fesr
«Particolarmente interessanti – prosegue Piana – sono i dati sull’assunzione di ricercatori: a oggi sono 50 quelli già coinvolti nei progetti finanziati. Così come quelli sulle oltre 2mila imprese sostenute nell’ambito della digitalizzazione, con progetti per 28 milioni di euro; più di un migliaio di attività artigiane e del commercio, poi, sono state accompagnate nella crescita, con misure di ingegneria finanziaria. Senza dimenticare, per quanto riguarda il comparto energetico, i circa 39mila metri quadri di superficie pubblica efficientati».
Numeri, aggiunge Piana, «che ci hanno portato oggi a mobilitare oltre il 40% della dotazione economica del programma e che cercheremo di rafforzare già dal prossimo futuro. Si tratta di un traguardo importante, raggiunto grazie al continuo dialogo col sistema camerale, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, che ci ha permesso di calare sul territorio misure sempre più rispondenti».
Ma, conclude il consigliere delegato, «il nostro impegno non finisce qui: siamo al lavoro con gli uffici per presentare, a fine mese, con un evento organizzato al Palazzo della Borsa di Genova, le 10 misure che andremo ad attivare tra febbraio e giugno. Sarà una vera road map, che consentirà alle imprese di conoscere, per tempo, le nuove opportunità in arrivo e programmare così i prossimi investimenti».
Nel frattempo, la Regione si è mossa anche sul versante del Fondo sociale europeo, sviluppando un patto per il lavoro. È, infatti, attivo da quattro giorni (20 gennaio) il nuovo bando con cui l’ente ligure intende favorire, con bonus assunzionali, un’occupazione più stabile nei settori del commercio e dell’artigianato. La misura, in coerenza proprio col Patto del lavoro nel commercio e nell’artigianato, sottoscritto, a giugno 2024, con le sigle sindacali e le associazioni categoria, avrà una dotazione economica iniziale di 5 milioni di euro (a valere sui fondi Fse+ 2021-2027), rivolta alle attività dell’entroterra, a quelle aderenti a consorzi o reti di imprese e a quelle di qualità (in possesso, cioè, dei marchi riconosciuti dalla Regione Liguria), che assumono primariamente con contratti a tempo indeterminato.
Il bando, ha spiegato, presentandolo, il presidente della Regione, Marco Bucci, «ricalca quello già avviato, negli anni scorsi, nel settore turistico, che ha dato risultati importanti e concreti e ha dimostrato di essere particolarmente apprezzato non solo dai lavoratori, ma anche dalle imprese».
Fonte: Il Sole 24 Ore