L’industria del turismo si prepara alla stagione 2024 e ricerca 246mila lavoratori
L’industria turistica si prepara all’avvio di stagione con la riapertura delle attività stagionali in vista dell’avvio dei flussi turistici dall’estero. In arrivo ci sono milioni di turisti alla scoperta o riscoperta della Penisola. Per accoglierli e servirli le imprese turistiche sono alla ricerca di circa 246mila addetti e la prima campagna di recruiting tra febbraio e aprile prevede che la ristorazione assuma più di 172mila lavoratori con un +13% rispetto l’anno scorso. Con la bella stagione alle porte e l’arrivo delle festività e dei ponti che interessano principalmente l’inizio della primavera il turismo conquista il secondo posto tra i settori più attivi nella ricerca di personale. È quanto rivela Centro studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, sulla base dei dati Unioncamere-Excelsior secondo cui le aspettative sulle presenze nel mese di Aprile 2024 sono positive e dovrebbero quantomeno confermare i numeri del 2023, quando toccarono quota 28 milioni.
Già a febbraio il settore ha ricercato circa 40mila figure e al primo posto si confermano i camerieri con oltre 65.000 profili nel trimestre. Seguono i cuochi con quasi 42mila assunzioni previste e i baristi con oltre 23.900 posti da coprire. Nello specifico, per il 56,7% dei casi si ricerca personale che abbia già esperienza specifica nel settore a dimostrazione che si privilegia la professionalità, con una preferenza per la fascia di età tra i 25 e i 44 anni. A fronte di questi trend, poco meno di un’azienda su due (il 49,2%) lamenta ancora difficoltà nel reperimento del personale, prevalentemente per il ridotto numero di candidati. Una dinamica che, tuttavia, risulta in contrazione, seppure lieve, se confrontata con quella del 2023, quando era del 52% la quota di aziende che lamentava difficoltà di reperimento di personale.
Le prospettive per l’estate
Per quanto riguarda l’estate 2024 le previsioni sono positive. Secondo i modelli previsionali emerge che nel periodo compreso tra maggio e settembre 2024 l’occupazione già acquisita è del 21,6% per le località rivierasche, del 34,2% al lago, al 25% in montagna e 18,8% in città. In tutti i casi, rispetto al medesimo momento di osservazione del 2023, si verifica un aumento tra lo 0,4% e il 2,5% dell’occupazione acquisita, a dimostrazione del fatto che si sta lentamente consolidando la cultura della prenotazione anticipata per non incappare in costi di pernottamento più elevati. Questi i dati, elaborati dai software gestionali installati su oltre 25mila hotel, presentati durante la prima edizione del Forum Hôtellerie tenutosi al Palariccione alla presenza di centinaia di imprenditori del settore. La manifestazione è organizzata dall’agenzia AlbergatorePro e da Zucchetti, leader italiano dell’information technology, in collaborazione con Federalberghi, HBenchmark e Nexi. «Prenotare in anticipo non impatta positivamente solo sulle tasche del turista – commenta Gian Marco Montanari, amministratore delegato di AlbergatorePro – ma anche e soprattutto sulla qualità del servizio che gli verrà erogato, dato che gli operatori del settore hanno così modo di organizzare la stagione per tempo, anche sul piano del reperimento di forza lavoro adeguata numericamente e qualificata professionalmente».
Fonte: Il Sole 24 Ore