L’industria metalmeccanica davanti alla sfida della transizione tecnologica

L’industria metalmeccanica davanti alla sfida della transizione tecnologica

Una filiera produttiva che dà lavoro a oltre un milione di persone e genera ogni anno un valore della produzione superiore ai 100 miliardi di euro, pari all’8% circa del Pil italiano, e un export che incide per il 50% sulle vendite all’estero complessive del nostro Paese.

Nonostante questi numeri, che ne testimoniano la solidità e competitività internazionale, l’industria metalmeccanica italiana deve oggi fare i conti con i problemo che gravano su tutti i settori produttivi, dalla difficoltà nel reperire personale e competenze adeguate, ai persistenti rincari delle materie prime e alle conseguenze sui mercati e sulle catene di fornitura derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina. Nonché con un rallentamento generale della produzione, evidenziato nell’ultima analisi congiunturale diffusa a metà settembre, che ha registrato un peggioramento nel secondo trimestre del 2023, con una produzione in calo dello 0,5%, in peggioramento rispetto al precedente -0,1%, mentre, nel confronto con lo stesso trimestre del 2022, ha segnato un calo del 2,0% che si contrappone al +2,2% registrato nel primi tre mesi dell’anno in corso.

Temi di cui si discuterà oggi e domani a Roncade (Treviso), in occasione dell’assemblea generale di Federmeccanica, la federazione industriale che rappresenta le imprese del settore. Due giornate in cui si alterneranno sia incontri tra addetti ai lavori, sia occasioni di confronto culturale.

L’obiettivo è promuovere un’azione di rinnovamento partendo dalla conoscenza e dalla consapevolezza di quello che rappresenta l’Industria dal punto di vista economico e sociale. Da qui il titolo «Mech In Italy», sintesi di «Made in Italy» e «Invented in Italy».

Saranno affrontati i temi di attualità ma con una decisa prospettiva verso il futuro, guardando alle grandi sfide che attendono il Paese e a quello che può essere fatto per gestire e guidare il cambiamento. Interverranno, oltre alle parti sociali, ospiti di alto profilo della scienza, dell’industria, della cultura e delle Istituzioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore