
L’Inter allunga battendo (2-0) anche l’Atalanta. Nuova frenata del Napoli
Bologna stellare vola al quarto posto. Va invece a tutto gas la squadra di Vincenzo Italiano che travolge (5-0) una Lazio quasi irriconoscibile, forse troppo stanca (settima partita in 20 giorni) e con diversi giocatori non al top. Gli emiliani schizzano così al quarto posto (53 punti) centrando la sesta vittoria in otto partite e superando la Juve ora quinta. Sotto di un gol già nel primo tempo, la Lazio si è dissolta nella ripresa lasciando i rossoblù liberi di imperversare. Di Odgaard il primo gol, Orsolini, Ndoye, Castro e Fabbian hanno completato la festa. Un Bologna stellare, vera rivelazione di questo campionato, che sembra non porsi più limiti. Diciamo la verità: sei mesi fa nessuno ci avrebbe scommesso. Merito di Vincenzo Italiano bravo a rimettere sui binari un gruppo considerato ormai al tramonto.
Nuovo tracollo della Juve. Un’altra domenica da incubo per Thiago Motta sempre sulla graticola. Dopo la batosta casalinga con l’Atalanta, i bianconeri deragliano anche a Firenze (3-0, gol di Gosens al 15’, di Mandragora al 18’, di Gudmunsson al 53’) slittando alle spalle del Bologna. Mentre i viola di Palladino salgono a cinque punti dalla Champions.
Che dire?
Non per infierire, ma la squadra di Motta, sempre all’angolo, non ha mai dato segni di vita. “Sento la fiducia della società” aveva detto Motta per sopire le inquietudini intorno alla sua panchina. In realtà la fiducia si guadagna coi fatti, e qui l’unico fatto evidente è che la Juventus, nonostante i rimescolamenti di Motta, non riesce a frenare una caduta che sta diventando una picchiata. A parte il gioco (ormai una chimera), quello che manca è la reazione. Non c’è anima, non c’è gruppo. Una deriva psicologica peggiore perfino dei risultati. Il bilancio fa paura: l’eliminazione in Champions e in Coppa Italia con l’Empoli potevano essere messe in stand by se in campionato ci fosse stato un colpo di coda significativo. A Motta, nonostante una apprezzabile compagna acquisti, non si chiedeva lo scudetto, ma un segnale di vita, una ripartenza, un progetto a cui dare corpo. Che fare adesso? Tornare alla restaurazione con allenatori già collaudati? Lanciarsi in una nuova avventura? Il direttore tecnico, Giuntoli, conferma Motta (“Avanti con lui, la Champions è ancora possibile…”) ma è chiaramente una dichiarazione d’obbligo. Anche perché i la Juve le ha tentate tutte passando da Sarri a Pirlo, da Allegri a Motta. Tutti bruciati, o quasi. Da cinque anni zero titoli. Sempre colpa degli allenatori? Il pesce puzza dalla testa, dicono i vecchi. Che spesso ci azzeccano.
La Roma rialza la testa. Dopo l’eliminazione dall’Europa League, la squadra di Ranieri ritrova il guizzo vincente superando il Cagliari (1-0) grazie nella ripresa a una rete dell’ucraino Dovbyk. Non una bella vittoria, anzi, ma comunque quel che ci voleva per conquistare il 13esimo risultato utile consecutivo, superare il Milan al settimo posto e portarsi a -2 dalla Lazio travolta dal Bologna. Dopo tante polemiche, Ranieri riesce a rimettere i giallorossi in sicurezza nonostante la buona prova del Cagliari che non avrebbe demeritato il pareggio. Solo un neo per la Roma: l’infortunio di Dybala a un flessore. Ranieri incrocia le dita.
Fonte: Il Sole 24 Ore