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L’Inter sorpassa il Napoli e l’Atalanta torna in corsa. Juventus sola al quarto posto
Che dire? Perdere a Como in altre circostanze non sarebbe stato uno scandalo. Diventa invece un motivo di allarme in un momento così importante. Ritrovarsi con un punto in meno prima della sfida con l’Inter è un handicap pesante, anche psicologicamente. “Ci è mancata la cattiveria e la fame” osserva Conte per spiegare la sconfitta. In parte è vero, come è vero che comincia a pesare anche l’uscita di Kvratskhelia, pezzo da novanta mai degnamente sostituito
L’Inter non brilla, però è ancora in corsa per la Champions e ora capolista in campionato. E anche se alcuni nerazzurri vanno a scartamento ridotto (Bastoni, Dimarco, Calhanoglu), il gruppo di Inzaghi è comunque in crescita. Il contrario dei partenopei che in quattro partite hanno racimolato appena tre punti. Con una rosa meno competitiva, e un Lukaku non incisivo, Conte non vive un momento facile. In questo senso va interpretato il suo elogio della resilienza. “Le grandi squadre – ha detto – diventano tali attraverso la capacità di resistere alle avversità” Nobili parole che però bisognerà poi ritradurre sul campo. Specialmente sabato prossimo con l’Inter.
Chi invece ritrova brio e determinazione è l’Atalanta. Data troppo presto per morta è invece rinata a Empoli dove ha vinto con un fragoroso 5-0. Una manita che suona come un potente avviso alla coppia di testa: cari amici, forse vi eravate distratti, ma la corsa al titolo non è solo cosa vostra, ammonisce la Dea, tornata serena dopo la burrasca dei giorni scorsi quando Gasperini, con un discorso un po’ sibillino, ha avvisato che la sua avventura con l’Atalanta sta per finire. Un colpo a sorpresa arrivato dopo l’imbarazzante scontro con Lookman per la famosa questione del rigore (sbagliato) che non avrebbe dovuto battere lui. Eppure, nonostante queste premesse, rincarate da Luca Percassi poco prima della gara di Empoli (“Se Gasperini vuole andare via ce ne faremo una ragione…”), nonostante queste premesse l’Atalanta come un vento di tramontana ha spazzato via i toscani. Strani miracoli del calcio. A partire dalla doppietta di Lookman e dai gol di Retegui e Zappacosta. L’autorete di Gyasi ha completato la cinquina orobica. Vero che l’Empoli, al quarto ko consecutivo, non vince dall’otto dicembre scorso, però il segnale agli altri competitor per lo scudetto è chiaro: la Dea è tornata.
Uscita dall’Europa, l’Atalanta può infatti concentrarsi esclusivamente sul campionato. L’Inter è a 3 punti, il Napoli a due. Tutto è ancora possibile. Perfino che tra i due litiganti in vetta, il terzo a godere sia l’Atalanta.
Un’altra che riprende a sorridere, dopo l’eliminazione dalla Champions, è la Juventus. A Cagliari (0-1) trova la sua quarta vittoria consecutiva. Una vittoria che le permette, superando la Lazio, di raggiungere il quarto posto (49 punti) in solitaria. Un quarto posto che vuol dire Champions. Protagonista della serata, è stato Vlahovic in campo fin dall’inizio e autore al 12’ della rete decisiva. Una buona prova, quella dei bianconeri, che nel primo tempo avrebbero potuto arrotondare il successo chiudendo la partita. Mentre nella ripresa, come spesso accade alla Juve, c’è stato un calo comunque ben gestito dalla difesa. Vlahovic, per una spinta in area, reclama giustamente un rigore non fischiato dall’arbitro e chissà perchè non considerato neppure dal Var.
Fonte: Il Sole 24 Ore