
Lo sciopero dei magistrati e lo scontro sulla coccarda tricolore
«Il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati invita i colleghi ad indossare la coccarda tricolore durante tutte le udienze civili e penali da qui allo sciopero del 27 febbraio». Parte in salita il possibile dialogo fra il governo e il nuovo vertice dell’Anm, dopo la richiesta di Cesare Parodi, nuovo presidente dell’Anm, di incontrare l’esecutivo. Un invito accolto dalla premier Giorgia Meloni, che augurava «un sano confronto, nel rispetto dell’autonomia della politica e della magistratura». Parodi ha subito chiarito che lo sciopero del 27 resta confermato e che ogni giorno i giudici entreranno nelle aule di giustizia «con la coccarda tricolore sulla toga e preparando le assemblee aperte ai cittadini che si terranno in ogni distretto la mattina della protesta».
Mulé: la coccarda tricolore simbolo che unisce, da non utilizzare per dividere
L’uso della coccarda tricolore nel corso di una protesta contro la riforma della giustizia e, in particolare, sulla separazione delle carriere, ha subito suscitato polemiche. «Ci sono dei simboli che appartengono a tutti, come l’inno d’Italia o la coccarda, che viene indossata da tutti noi il 2 giugno, in occasione della parata per la festa della Repubblica. La coccarda é un simbolo che unisce: se un magistrato sceglie di utilizzarla per dividere o per una protesta, parte con il piede sbagliato. Un consiglio per l’Anm che vuole essere dialogante: togliete la coccarda. A Palazzo Chigi spiegate le vostre ragioni, anche con veemenza, ma lasciate stare le coccarde. Utilizzarle svilisce la stessa protesta e non fa bene alle istituzioni», ha detto Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera dei deputati e deputato di Forza Italia, ospite ad Agorà. «Lo scontro tra i magistrati appartenenti ad alcune correnti e il governo – ha proseguito – risale già al suo insediamento. È stato un crescendo, fino ad arrivare alla riforma della giustizia. Qui non è in discussione se cambiare un pezzo o un altro della riforma, perché l’Anm non vuole la riforma. La separazione delle carriere si fa? Noi diciamo sì, alcuni di loro dicono no». E ha aggiunto: «Se la loro richiesta è di eliminare la separazione delle carriere, non ci sarà nessun dialogo, perché il programma con cui ci siamo presentati agli elettori prevedeva nella prime pagine la separazione delle carriere. Io devo dar seguito a quel patto di lealtà».
Gasparri (Fi), Anm revochi lo sciopero eversivo
«L’Anm ha detto che i magistrati devono indossare una coccarda tricolore fino allo sciopero del 27 febbraio? Tre consigli allora: revochino questo sciopero eversivo; se non fosse possibile lavorino di più, per far rilevare la differenza tra lo sciopero eventuale e le giornate di lavoro, che non appaiono caratterizzate da ritmi apprezzabili e sembrano un simil-sciopero permanente; se proprio devono indossare una coccarda se la mettano rossa, così confermeranno la loro natura di avanguardia militante della sinistra politica. Povera Italia», ha affermato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Fonte: Il Sole 24 Ore