L’omaggio di Federer a Nadal: «Hai reso orgoglioso il mondo del tennis»
Neanche il tempo di goderci la vittoria delle azzurre nella Billie Jean King Cup contro la Polonia, e l’approdo in finale grazie al doppio decisivo vinto da Jasmine Paolini e Sara Errani poco prima della mezzanotte di ieri, che oggi le chat degli appassionati di tennis si riempivano di una foto che ci porta indietro nel tempo: è l’immagine di un testo scritto, questa volta, della lettera di Roger Federer a Rafa Nadal sui social che consacra una volta di più il rapporto speciale tra i due campioni, suggellato da quel neologismo, “Fedal”, nel cuore di chi ama questo sport. Nell’omaggio dello svizzero allo spagnolo, che chiuderà la carriera nella sua terra, durante la coppa Davis a Malaga, inondato dall’amore del suo popolo e da quello di chi seguirà in tv l’addio, ci sono l’amicizia, la stima, l’affetto cresciuti accanto a una rivalità ventennale. «Cominciamo dall’ovvio: mi hai battuto, molto. Più di quanto io sia riuscito a battere te. Mi hai sfidato in modi in cui nessun altro avrebbe potuto. Sulla terra rossa, mi sembrava di entrare nel tuo cortile. Mi hai fatto reinventare il mio gioco, arrivando persino a cambiare le dimensioni della testa della mia racchetta, sperando in un vantaggio», ha esordito Roger Federer che poi prosegue sottolineando come «dopo l’Australian Open del 2004 ho raggiunto per la prima volta la classifica n. 1. Pensavo di essere al top del mondo. E lo ero, finché due mesi dopo, quando sei sceso in campo a Miami con la tua maglietta rossa senza maniche, mostrando quei bicipiti, mi hai battuto in modo convincente… Eravamo all’inizio del nostro viaggio e alla fine lo abbiamo fatto insieme. Vent’anni dopo, Rafa, devo dire: che corsa incredibile hai fatto. Inclusi 14 Open di Francia, storici! Hai reso orgogliosa la Spagna… hai reso orgoglioso l’intero mondo del tennis». E poi, il ricordo delle lacrime inarrestabili, nel settembre del 2022 quando Roger lasciò il tennis e giocò la sua ultima partita proprio accanto a Rafa nella Laver Cup: «Per me significava tutto averti lì al mio fianco, non come mio rivale ma come mio compagno di doppio. Condividere il campo con te quella sera e condividere quelle lacrime rimarrà per sempre uno dei momenti più speciali del mio percorso». Poi, la consacrazione: «Rafa, so che sei concentrato sull’ultimo tratto della tua epica carriera. Ne parleremo quando sarà finita. Per ora, voglio solo congratularmi con la tua famiglia e la tua squadra, che hanno avuto un ruolo fondamentale nel tuo successo. E voglio che tu sappia che il tuo vecchio amico tifa sempre per te e tiferà con altrettanta forza per tutto ciò che farai dopo».
E’ un anticipo della commozione che si vivrà tra pochi giorni, a Malaga, quando tutti saranno riuniti a celebrare Rafa Nadal e la sua grandezza. Ci saranno anche Jannik Sinner e Carlos Alcaraz…e la mente già corre al neologismo Sinneraz.
Fonte: Il Sole 24 Ore