Lotta scudetto, avanti piano. L’Inter nel derby si salva in extremis. Ma il Napoli non ne approfitta
Un derby non bello, dal punto di vista tecnico. Ma quante emozioni, quanti colpi di scena, quante recriminazioni! Un derby matto, surriscaldato dalle polemiche, come nella miglior tradizione. Con quella strana maledizione annunciata che dava ancora per favorita l’Inter, ben sapendo però che questo lunatico Milan, con le spalle al muro, è capace di reazioni imprevedibili. Come negli ultimi due derby, quello di Riad in particolare, vinti a sorpresa dai rossoneri.
Lanciata dai successi europei e da un Lautaro rigenerato, l’Inter non vedeva l’ora di lavare quelle macchie vergognose. E il Milan, immerso nel suo caos, complicato da un mercato senza un progetto coerente, sembrava pronto per la sua definitiva mattanza.
Invece, come temevano i tifosi interisti più scaramantici, sarà proprio l’Inter, dopo aver visto l’abisso, a riacciuffare con le unghie il pareggio. E lo fa al 93’, grazie a una deviazione di De Vrij, su appoggio del polacco Zalewski, arrivato dalla Roma all’Inter proprio alla vigilia del derby. Il vantaggio del Milan era stato invece firmato da un altro olandese, Reijnders, bravo a chiudere una ripartenza rossonera partita dalla sua corsia migliore, quella di sinistra, almeno quando Teo Hernandez e Leao si ricordano di essere due fuoriclasse. l’Inter per 45 minuti ha stretto il Milan, ma senza dominarlo veramente. La sorpresa, diciamolo, è venuta proprio dal Milan: basso, determinato, concentrato. Un Milan “acceso”, non spento come a Zagabria e in tante altre occasioni di questa sua pazza stagione.
Per rimediare, nella ripresa Inzaghi è ricorso a una girandola di cambi mandando insieme in campo Bisseck, Carlos Augusto e Zielinski (al posto di Pavard, Bastoni e Calhanoglu). Il cerchio si è stretto. I nerazzurri hanno colpito tre pali, ma il Milan ha retto l’urto senza cadere nel panico. E’ in questo finale che si è vista la differenza tra le le due rivali. L’Inter, con la forza del pugile che deve sferrare l’ultimo colpo, si è lanciata verso Maignan Il Milan invece si è spento. Jimenez, il biondo platinato, ha perso un pallone che avrebbe dovuto invece spazzar via. La difesa si è fermata lasciando il varco per il guizzo di De Vrij . Un pareggio sostanzialmente giusto che non modifica il giudizio sull’Inter. Il Milan invece resta ancora un mistero. Questa volta la reazione emotiva c’è stata. Ma un progetto strutturato non si vede
Conte recrimina: persi due punti preziosi
Se l’Inter ha pareggiato al 93’, il Napoli si è invece fatto raggiungere dalla Roma al 92’, quando un tiro al volo di Angelino ha riequilibrato il vantaggio iniziale (pallonetto di Spinazzola al 29’) dei partenopei. Va detto che i giallorossi, quando nella ripresa Ranieri ha fatto entrare i migliori, hanno più volte messo all’angolo la squadra di Conte, meno brillante nella gestione del vantaggio. “Ci dispiace per come abbiamo perso due punti preziosi” ha commentato il tecnico ammettendo comunque che un pareggio all’Olimpico ci può stare. “Dobbiamo migliore nei dettagli. Perchè sono i dettagli che, alla fine fanno la differenza” ha concluso Conte.
Fonte: Il Sole 24 Ore