Luci e ombre per l’arte moderna da Sotheby’s

Luci e ombre per l’arte moderna da Sotheby’s

Il catalogo di arte moderna

Il secondo catalogo di diverse proprietà ha visto, invece, due lotti milionari ritirati, nonostante fossero inizialmente garantiti dalla casa d’asta, fra cui un ritratto femminile con gatto di Picasso (stima 7-10 milioni di $), e ben sette invenduti tutti da stime milionarie, fra cui altri tre lavori di Picasso e, soprattutto, un nudo femminile di Matisse ‘Torse se jeune fille’ rimasto al palo da una stima di 12-18 milioni di $, la più alta del catalogo, garantita solo dalla casa d’asta che si trova ora in possesso di questo lavoro invenduto, pagando quindi una somma che equivale ad una percentuale significativa dal totale delle commissioni ricevute sui 93 milioni di dollari di realizzo complessivo (alla stima bassa solo dopo l’aggiunta delle commissioni): un problema in più per la casa d’asta già a corto di liquidi, ad ulteriore dimostrazione del rischio posto dalle garanzie in un mercato in flessione. Le garanzie di parte terza erano 11 e in tre casi hanno probabilmente salvato il lotto dal rimanere invenduto.

Sono state, invece, ampiamente superate nel caso dei due lavori di Leonora Carrington, fra cui la rara scultura di grandi dimensioni ‘La Grande Dame (The Cat Woman)’ del 1951 che ha suscitato la prima delle tre battaglie a colpi di rilancio della seconda parte della serata, finendo per 11,4 milioni da una stima di 5-7 milioni adì $ al collezionista seriale di arte latino-americana Eduardo Costantini, che detiene anche il dipinto più caro dell’artista pagato 28,5 milioni di $ sempre da Sotheby’s a maggio. Trenta anni fa la stessa scultura era stata venduta per 300mila $. Il dipinto della Carrington ‘Temple of the Word’ del 1954 ha confermato, invece, la stima di 3-5 milioni a 4,6 milioni di $ con le commissioni. In generale si conferma il trend positivo per le artiste surrealiste con buoni risultati anche per Leonor Fini e Remedios Varo.

Mentre il collezionismo sudamericano sostiene il Surrealismo, quello cinese porta a casa un solare lavoro pontillista di Paul Signac, una veduta di Antibes che sfiora 10 milioni di $, il doppio della stima bassa, dopo una lunga contesa fra due telefoni in collegamento con l’Asia. Inutili la garanzie a protezione del grande lavoro decorativo di Tiffany Studios ‘Danner Memorial Window’ conteso fino al nuovo record di 12,5 milioni di $ da una stima di 5-7 milioni di $. Non suscita, invece, particolari entusiasmi il realizzo più importante del catalogo, un “Busto di Diego” in bronzo fatto dal fratello Alberto Giacometti e passato di mano entro la stima di 10-15 milioni a 13,250 milioni di dollari con le commissioni.

Fra i dieci lotti venduti sotto le stime basse prima dell’aggiunta delle commissioni spicca un lavoro di Franz Marc ‘Il lungo cavallo giallo’ aggiudicato a 4,3 milioni da una stima di 8-12 milioni di $, di fatto offerto senza riserva. La performance peggiore è però quella dei sette lotti di Picasso in catalogo: un lavoro ritirato, tre invenduti, due salvati dalle garanzie di parte terza alle stime basse, ed il ritratto di Francois Gilot aggiudicato sotto la stima bassa a 8,5 milioni che divengono 10 milioni di $ con le commissioni.

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Fonte: Il Sole 24 Ore