Ludovico Einaudi al Teatro dal Verme in diciassette concerti

Ludovico Einaudi al Teatro dal Verme in diciassette concerti

Il compositore e pianista Ludovico Einaudi ritorna come ogni dicembre con un’infilata di concerti al milanese Teatro dal Verme. Questa volta, inoltre, gli spazi del teatro saranno pervasi da un’installazione curata dallo stesso musicista. Cambio di atmosfera a Roma, dove da adesso a tutte le feste è in scena “Aggiungi un posto a tavola”, con Lorella Cuccarini. Diverse musiche ancora, a Napoli dove una fra le maggiori soprano, Asmik Grigorian, ci fa conoscere le belle romanze di Caikovskij e Rachmaninov, poco frequenti nelle nostre sale.

Milano

Dal 28 novembre al 18 dicembre il compositore e pianista Ludovico Einaudi al Teatro Dal Verme. I diciassette concerti fanno seguito alle anteprime di Torino e Firenze e aprono il nuovo tour mondiale del 2025. Un anno importante, che prende il via con la pubblicazione del nuovo album «Summer Portraits», in uscita il 31 gennaio. Nel teatro l’installazione curata dal musicista, dal titolo «To the Lighthouse», ispirata all’omonimo romanzo di Virginia Woolf: uno spazio in cui il pubblico potrà calarsi nella dimensione intima e suggestiva della sua musica. Sul palco Einaudi sarà accompagnato da Federico Mecozzi al violino, Redi Hasa al violoncello, Francesco Arcuri alle percussioni, Alberto Fabris al basso, Gianluca Mancini alle tastiere, Rocco Nigro alla fisarmonica e dall’Ensemble d’archi Rimini Classica.

Roma

Dal 29 novembre al 12 gennaio al Teatro Brancaccio “Aggiungi un posto a tavola” una fra le nostre più belle commedie musicali. Di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, musiche di Armando Trovajoli. Con Giovanni Scifoni come Don Silvestro; Lorella Cuccarini come Consolazione; “La Voce di Lassù” è di Enzo Garinei; Marco Simeoli come Sindaco Crispino, Sofia Panizzi è Clementina, Francesco Zaccaro è Toto, Francesca Nunzi è Ortensia/Consolazione. La regia è quella originale di Garinei e Giovannini, ripresa da Marco Simeoli; idem le scene e costumi, di Giulio Coltellacci, così come la coreografia è quella originale di Gino Landi, ripresa da Cristina Arrò.

Partecipiamo così alla vicenda di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un giorno un’inaspettata telefonata: Dio stesso lo incarica di costruire una nuova arca per salvare sé stesso e tutto il suo paese dall’imminente, secondo, diluvio universale.

Napoli

Il 1 al Teatro S. Carlo buona occasione di ascoltare la soprano Asmik Grigorian; assieme al pianista Lukas Geniusas presenta un programma ben impaginato e non frequente, fra Čaikovskij e Rachmaninov. Sono romanze intime e molto emozionali; la maggioranza di quelle di Rachmaninov richiedono veramente un afflato d’opera. Si potrebbe vederle come delle mini-opere, che durano solo pochi minuti.

Fonte: Il Sole 24 Ore