Luna Rossa supera l’incidente a Barcellona e pareggia nella Louis Vuitton Cup

L’aria di Barcellona non è del tutto salutare per Luna Rossa Prada Pirelli che ancora una volta rompe qualcosa che potrebbe anche non rompersi e poi si riprende. Insomma continua a distribuire emozioni contrastanti ai suoi tifosi. Si rompe, poi si riprende e vince, entusiasma. E’ successo anche nel quinto giorno di regate della finale Louis Vuitton Cup, dove conquista un disastroso “nose diving” a cui fa seguire una bella vittoria per restare in pareggio, 4 a 4 con Ineos Britannia. Il “nose diving” accade quando si rompe l’equilibrio che tiene in volo la barca, le ali che la sostengono sott’acqua perdono la portanza (come un aereo in un vuoto d’aria, più o meno) e la barca precipita in acqua di prua. Molto scenografico, non è un evento imprevisto, lo abbiamo visto, se non spesso, di frequente soprattutto con le barche piccole, gli AC40, ma anche con gli AC75 succede.

Perché è successo? Luna Rossa all’uscita del primo cancello, dopo che aveva vinto la partenza e controllato la barca inglese, ha tentato una manovra complessa e difficile che non è riuscita come doveva. Qualcosa di simile a quello che era successo ad American Magic nel 2021 che invece di affondare era decollata per l’accelerazione. Quando le barche passano dalla bolina alla poppa subiscono una accelerazione violenta, infatti è il momento in cui si registra la velocità migliore. Imperfezione ed errore di manovra sono parte del gioco, quello che forse non dovrebbe succedere è perdere le carenature o meglio “fairing” che sono volate in acqua con troppa facilità.

Dopo l’incidente Luna Rossa è rimasta ferma in mezzo al campo in attesa dei pezzi di ricambio arrivati di corsa dalla base e anche nella speranza che Ineos Britannia non fosse in grado di concludere la regata. Nella difficoltà si è visto il team italiano reagire e mettere la barca in condizione di regatare nella seconda prova. Anche lo skipper Max Sirena si è dato da fare in prima persona. «Nel nose diving è entrata molta acqua nella fessura del carrello della scotta del fiocco – ha detto il cyclor Enrico Voltolini – e ha strappato le carenature». Enrico non è solo un ciclista, ha anche altri ruoli da ingegnere nautico.

Purtroppo questa faccenda a consentito a sir Ben Ainslie di portare a casa un punto prezioso, che si aggiunge a quello perso per la rottura delle stecche della randa. «Il nostro sport è fatto di queste cose – ha detto il timoniere baronetto inglese – potrei dire che abbiamo perso una regata perché è scaduto il tempo massimo mentre eravamo in testa».

Il pareggio era più che necessario e il team di Luna Rossa ha messo insieme una partenza strepitosa con un controllo perfetto dell’avversario nella seconda regata, chiudendo la giornata con un ennesimo pareggio. Una battaglia così intensa nella selezione sfidanti si ricorda nel 2000, quando Luna Rossa era contro America One di Paul Cayard ed è finita all’ultima regata non senza polemiche.

Fonte: Il Sole 24 Ore