“L’uomo nel bosco”, una curiosa commedia nera dai toni surreali
Tante sorprese e qualche passaggio macchinoso
La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, ha una lunga serie di momenti sorprendenti e godibili, capaci soprattutto di tenere alta l’attenzione sino al termine, viste le molte strade anticonvenzionali che vengono di continuo prese dalla narrazione.
Qualche passaggio, però, è un po’ troppo macchinoso, soprattutto nella parte centrale, rischiando così di togliere un po’ di coinvolgimento in uno spettatore che, a ogni modo, deve stare al gioco del regista.
Chi conosce Guiraudie (da ricordare “Lo sconosciuto del lago” del 2013 e “L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice” del 2022, tra i suoi lavori migliori) sa cosa aspettarsi, ma il regista francese non lascia mai indifferenti e anche in questo caso si sente pienamente il suo tocco autoriale.
Da evidenziare che il titolo originale è “Miséricorde”, concetto che nel corso del film si va a declinare in diversi modi e dà adito a differenti interpretazioni.
Oh, Canada
Tra le novità della settimana c’è anche un altro film che arriva dal Festival di Cannes dello scorso anno: “Oh, Canada” di Paul Schrader.
Fonte: Il Sole 24 Ore