Macron: lo scioglimento dell’Assemblée ha portato instabilità
Un’ammissione chiara, senza ambiguità. «Devo proprio riconoscere che lo scioglimento ha portato per il momento più divisioni all’Assemblée che soluzioni per i francesi». Nel suoi auguri di buon anno, dopo aver sottolineato i successi – a cominciare dall’introduzione in Costituzione del diritto all’aborto – e i grandi momenti corali, di unità e di solidarietà della Francia (l’80° anniversario dello sbarco in Normandia, le Olimpiadi, la riapertura di Notre Dame), il presidente Emmanuel Macron ha voluto riconoscere le difficoltà che «inquietano» i francesi.
«Se ho deciso di sciogliere [l’Assemblée] è stato per ridarvi la parola, per trovare chiarezza ed evitare l’immobilismo, ma la lucidità e l’umiltà impongono di riconoscere che in questo momento questa decisione ha prodotto più instabilità che serenità, e me ne assumo tutta la responsabilità», ha riconosciuto il presidente.
L’Assemblée attuale, ha però aggiunto, «rappresenta il Paese, nella sua diversità e quindi anche nelle sue divisioni: è pienamente legittima e questa configurazione inedita ma democratica deve essere in grado di individuare delle maggioranze, come fanno del resto i Parlamenti delle grandi democrazie. Il nostro governo deve poter seguire un cammino di compromessi per agire».
«Non possiamo permetterci di aspettare”, ha continuato Macron enumerando i problemi dei francesi – il potere d’acquisto, il lavoro, la sicurezza, la giustizia – e quindi la necessità di votare una Finanziaria.
Unità e responsabilità sono quindi fondamentali, per Macron, «per costruire una Francia più forte, più indipendente di fronte agli sconvolgimenti mondiali»: le guerre, la manipolazione delle elezioni in Georgia, Moldavia, Romania, gli attentati terroristici. Con un corollario importante, per il presidente francese: «L’Europa non può più delegare ad altre potenze la sua sicurezza e la sua difesa», ha detto, parlando esplicitamente delle frontiere dell’Europa. «Dobbiamo riconoscere che il mondo va avanti più velocemente e scuote molte nostre certezze – ha aggiunto – Quello che consideravamo come scontato non lo è più».
Fonte: Il Sole 24 Ore