Maison Pariente, l’espansione del brand del lusso punta all’Italia
La storia di una famiglia che dalla moda passa al real estate e diventa simbolo di eleganza nell’ospitalità. Festeggia i cinque anni di attività Maison Pariente, il brand di hotellerie francese gestito da Leslie e Kimberley, figlie di Patrick Pariente, fondatore del marchio di abbigliamento Naf Naf, che una volta ceduta l’azienda del fashion si è dedicato all’immobiliare, in particolare costruendo un portafoglio retail.
Sorridenti e affabili, le due sorelle sono a capo oggi di un portfolio di quattro hotel di lusso dislocati sul territorio francese, da Le Coucou di Méribel a Lou Pinet a Saint Tropez e Crillon Le Brave in Provenza, e da ultimo, aperto nel mese di settembre del 2023, Le Grand Mazarin nella zona del Marais a Parigi, il primo hotel in città. La famiglia è stata coinvolta, e lo è ancora, anche nell’Apogée a Courchevel, in partnership con Xavier Niel, che però non fa parte della collezione Maison Pariente.
«Il nostro gruppo è concentrato sulla Francia, ma stiamo cercando opportunità anche oltreconfine per espanderci, in particolare in Italia – racconta Leslie in esclusiva al Sole24 Ore –. Stiamo valutando diverse location, certamente aree come Sardegna, Puglia e Costiera amalfitana sono di nostro interesse».
La famiglia ha accumulato nel tempo un interessante portafoglio real estate, concentrato in particolare in spazi commerciali e uffici. «Mio padre, negli anni in cui ha portato avanti il brand Naf Naf ha avuto modo di conoscere quali sono le migliori location per negozi – dice Leslie –. Per questo ha potuto fare acquisizioni mirate e create un portafoglio immobiliare nelle maggiori città francesi, Parigi, Lille, ma anche Saint Tropez». I nuovi sviluppi immobiliari e le acquisizioni vengono gestite dalla società di famiglia oppure con qualche partner.
Tornando al tema hotel, l’obiettivo è uscire dai confini francesi e, tra i Paesi, è interessante per il gruppo anche la Spagna. «L’importante per noi – dice ancora Leslie – è mantenere lo spirito della compagnia, non puntiamo a uno sviluppo troppo veloce, ma vogliamo scegliere e procedere con calma». In poche parole qualità e non quantità.
Fonte: Il Sole 24 Ore