Manovra, Abi: incertezze su revisori Mef, profili incostituzionalità

Di fronte alle «incertezze interpretative» della norma che prevede la presenza di rappresentanti del Mef nei collegi di revisione di società che ricevono contributi pubblici, «appare opportuno, per fugare ogni possibile dubbio, che la norma sia modificata escludendo espressamente dal suo perimetro applicativo tutti i soggetti privati». Lo chiede l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, nella memoria sulla manovra depositata alla commissione Bilancio della Camera. La norma, inoltre, nella parte in cui prevederebbe anche per le società private l’obbligo di attenersi alle misure di contenimento della spesa «solleverebbe evidenti profili di incostituzionalità».

Da rinvio Dta 4 miliardi, ma è costo per banche

«Complessivamente il maggior gettito derivante dal posticipo dell’utilizzo delle imposte anticipate (Dta) è nell’ordine dei 4 miliardi», osserva ancora l’Abi nella memoria. Analizzando la misura contenuta in manovra che riguarda il contributo delle banche, l’Associazione bancaria italiana sottolinea: «Si tratta di meccanismi di rinvio nel tempo del recupero fiscale relative a componenti negativi di reddito che hanno già maturato i requisiti per la deducibilità secondo criteri di competenza. In sostanza, il rinvio del recupero delle imposte anticipate comporta un costo».

Fonte: Il Sole 24 Ore