Manovra, dai mobili agli elettrodomestici: tutti i bonus casa
Addio al bonus caldaie, al bonus verde e all’ormai contestatissimo Superbonus, con sparute eccezioni in via di esaurimento. Resistono l’ecobonus, in forma rivista e corretta, il bonus mobili e il bonus elettrodomestici. La manovra ridisegna le agevolazioni sulla casa per il 2025 con alcune conferme e molti tagli che chi ha intenzione di avviare una ristrutturazione edilizia dovrà imparare a conoscere.
Da finestre a schermature: ecobonus al 50% o al 36%
La legge di bilancio ridefinisce innanzitutto l’Ecobonus, l’agevolazione per l’efficienza energetica attraverso detrazione Irpef o Ires dal 50 al 65%, che raggiungeva anche l’85% per alcuni interventi nei condomini. Dal 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 si scenderà ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre. Le aliquote si applicano a tutti gli interventi agevolati, compresi quelli che fino a quest’anno davano luogo ad una detrazione più alta, come appunto gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Caldaie a gas escluse dalle agevolazioni
La nuova detrazione prevista dalla disciplina di ecobonus esclude gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche.
Al 50% anche il bonus ristrutturazioni
Stesso schema dell’ecobonus anche per il bonus ristrutturazioni che resterà al 50% ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà al 36% a partire dal primo gennaio 2025, con tetto di spesa a 48.000 euro. Le aliquote scendono sulla scia dell’ecobonus nel 2026 e nel 2027.
Stretta sul sismabonus
Un netto ridimensionamento arriva anche per la detrazione oggi fino all’85% per lavori antisismici su abitazioni e immobili produttivi: scenderà anche in questo caso al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore decalage nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore