Manovra, la Lega presenta emendamento per stop aumento tassa cripto o mini-incremento al 28%

Soppressione dell’aliquota sulle criptoattività al 42%, che così tornerebbe al 26%, e istituzione di un tavolo permanente fra le associazioni più rappresentative dei prestatori di servizi di cripto-attività, di fornitori di servizi di asset virtuali e associazioni dei consumatori. Lo prevede un emendamento della Lega alla manovra, a prima firma Centemero. Sulle criptovalute la Lega ha presentato altri due emendamenti: uno riduce l’aliquota dal 42% al 28% e istituisce un tavolo permanente; un altro sostituisce l’aumento dell’aliquota al 42% con la rimozione della soglia (di 2mila euro) di esenzione dalle imposte per le plusvalenze sulle criptovalute. Oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra in commissione Bilancio alla Camera. Il termine per le segnalazioni è invece stato fissato per lunedì 18 alle 14.00.

Costo valutato in 16,7 milioni

L’emendamento che prevede la soppressione dell’aliquota sulle criptoattività al 42% prevista in manovra ha un costo valutato in 16,7 milioni dal 2025, cui si provvede con corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente iscritto nel Programma ’Fondi di riserva e speciali’ della Missione ’Fondi da ripartire’ dello stato di previsione del Mef. La proposta di modifica che riduce l’aliquota al 28%, con l’istituzione di un tavolo permanente ha un costo valutato in 14,7 milioni dal 2025, coperti sempre con lo stesso fondo del Mef. La modifica proposta nel terzo emendamento della Lega, che sostituisce il proposto aumento dell’aliquota al 42% con la rimozione della soglia di 2mila euro di esenzione delle plusvalenze sulle criptovalute, dà un gettito che – si legge nella relazione – “è superiore a quello originariamente previsto”. Dall’innalzamento dal 26 al 42% dell’aliquota di tassazione delle plusvalenze la Relazione tecnica stima un maggior gettito di 16,7 milioni su base annua.

Fonte: Il Sole 24 Ore