Mar Rosso, la missione europea Aspides perde la nave tedesca Hasen. Il comandante greco Gryparis: «Rischio impasse»

Mar Rosso, la missione europea Aspides perde la nave tedesca Hasen. Il comandante greco Gryparis: «Rischio impasse»

A tre mesi dal via libera, a metà febbraio, la missione europea “ Eunavfor Aspides ” non dispone di navi da guerra sufficienti per proteggere nel Mar Rosso le navi mercantili dagli attacchi dei ribelli Houthi. A lanciare l’allarme è stato, secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Spiegel, il comandante operativo della missione, commodoro Vasileios Gryparis, in occasione di una riunione a porte chiuse con i rappresentanti diplomatici che si è svolta nei giorni scorsi a Bruxelles.

Il ritiro della fregata tedesca Hessen

Dopo il ritiro della fregata tedesca “Hessen”, è il messaggio lanciato in quella circostanza dal militare, per i prossimi mesi si può contare solo su tre navi da guerra (l’italiana Fasan , la greca Hydra e una FREMM francese). La protezione delle navi commerciali è dunque a rischio.

Il bilancio dei primi cento giorni dell’operazione

Secondo quanto riferito da Gryparis, il bilancio dei primi cento giorni dell’operazione è comunque positivo: dall’inizio della missione, le navi da guerra schierate, inclusa la fregata tedesca “Hessen”, hanno accompagnato 96 navi mercantili attraverso il Mar Rosso. Dodici droni e un missile lanciati dagli Houthi sono stati neutralizzati dalle difese antiaeree delle navi da guerra.

La situazione attuale

Il problema è che ora, dopo che la fregata tedesca dal 20 aprile non fa più parte della squadra, la missione sarebbe in grado di scortare al massimo quattro navi mercantili al giorno attraverso lo stretto di Bab el Mandeb, al largo della costa yemenita. Secondo il contrammiraglio, servirebbero almeno dieci navi da guerra e il supporto aereo di un drone o di un aereo da ricognizione.

A rischio la difesa delle navi commerciali

Il pericolo derivante dagli attacchi Houthi, ha confidato Gryparis, è più acuto che mai. Secondo il comandante, alla fine di aprile gli Houthi sono riusciti per la prima volta a saturare la difesa aerea delle navi Ue con uno sciame di droni e a danneggiare una nave mercantile. Le navi da guerra sono dotate di moderne difese antiaeree in grado di combattere più bersagli in contemporanea. Ma con un intero sciame di droni, anche i sistemi più potenti prima o poi incontrano delle difficoltà.

Fonte: Il Sole 24 Ore