Margherita acquista Pro Pizza per crescere nel segmento pinse e focacce

Margherita acquista Pro Pizza per crescere nel segmento pinse e focacce

Margherita, azienda del trevigiano leader nel comparto pizze e snack surgelati, famosa per la sua linea Re Pomodoro, allarga la propria gamma a pinse e focacce, acquisendo la partecipazione di maggioranza di Pro Pizza.

Quattro stabilimenti produttivi, 350 addetti e 52 milioni di fatturato, Margherita può definirsi a pieno titolo “La più grande pizzeria d’Italia”. Nota per il suo marchio “Re pomodoro”, nel 2020 è stata acquisita da Kadi – che fa capo ai fondi di private equity Invision e Nord Holding – azienda Svizzera che realizza prodotti surgelati e refrigerati, guidata dalla holding Idak Food. Proprio il ceo di Idak, Christof Lehmann, ha dichiarato che l’obiettivo del gruppo è procedere per acquisizioni strategiche, allo scopo di costruire una rete tra aziende e produttori specializzati nel settore dei surgelati premium in tutta Europa.

L’acquisizione di Pro Pizza, che dalla provincia di Pescara distribuisce in Italia ed Europa focacce e pinse, combacia perfettamente con i piani . L’azienda – che a oggi conta 40 addetti e un fatturato da 9 milioni di euro – continuerà a essere gestita dagli attuali proprietari, le famiglie Della Rocca e Falcone.

«Manterranno una significativa partecipazione di minoranza nell’azienda, in stretta collaborazione con il management di Margherita – spiega Andrea Ghia, ad Margherita – La scelta di operare con Pro Pizza nasce dalla condivisione di caratteristiche distintive di ogni referenza, come l’utilizzo d’ingredienti scelti, l’accuratezza e l’artigianalità della lavorazione e il rispetto della tradizione che portano alla creazione di una vera pizza di pizzeria, grazie alla presenza di 400 pizzaioli esperti che realizzano a mano tutto il processo produttivo».

Si festeggia anche in casa Pro Pizza: «Entrare a far parte di un gruppo così importante – dicono gli ad, Carmine Falcone e Luca Della Rocca, aiuterà ulteriormente la crescita e la migliore diffusione dei nostri prodotti, che manterranno l’alta qualità che ci ha fatto conoscere sul mercato».

Fonte: Il Sole 24 Ore