Mattarella, da Russia angosciosa corsa agli armamenti
«Con l’invasione dell’Ucraina – un Paese indipendente e sovrano – la Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa e scavato nuovamente un solco tra i paesi del continente che sognavamo in pace e collaborazione, liberi e democratici da Lisbona a Vladivostok». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione del concerto per la festa della Repubblica. Mattarella ha aggiunto: «La Federazione Russa ha demolito l’architettura di sicurezza che ha garantito pace e stabilità al continente europeo per lunghi decenni, sin dagli Accordi di Helsinki della metà degli anni settanta; e ha lanciato una nuova, angosciosa, corsa agli armamenti. Si tratta di un comportamento tanto più grave in quanto posto in essere da uno dei Paesi su cui ricadono maggiori responsabilità nella comunità internazionale, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza».
Impegno per la pace ma senza baratti insidiosi
«Come il 2 giugno del 1946 avvertiamo – oggi a livello mondiale -, ha proseguito Mattarella, l’esigenza di impegnarsi per la pace, di perseguire insieme ovunque libertà e sviluppo, democrazia e diffusione del benessere, maturazione civile, crescita economica e dei diritti: questa ci appare, nella comunità internazionale, la grande sfida, l’orizzonte che abbiamo di fronte. Rifiutando con determinazione baratti insidiosi: sicurezza a detrimento dei diritti, assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, ordine attraverso paura e repressione prosperità economia in cambio di sudditanza».
Italia anche nel G7 si adopererà per la pace
«Avvertiamo tutti – ha spiegato Mattarella – che da tante parti nel mondo proviene un grido di sofferenza, di richiesta di serenità di vita, di giustizia, di pace. L’Italia, paese fondatore dell’Unione Europea, convinta partecipe del rapporto transatlantico, dell’amicizia e dell’alleanza in cui questo si esprime, continuerà a impegnarsi – anche in qualità di Presidente di turno del Gruppo dei 7 – per la tutela – sempre, ovunque, per tutti – dei diritti fondamentali della persona, per la pace e il dialogo tra i popoli e gli Stati, per la giustizia e la solidarietà internazionale, per la lotta alla fame, alle malattie, al sottosviluppo, per la difesa dell’ambiente».
Avviare subito processo per “due popoli due Stati”
Il capo dello Stato ha parlato anche della guerra in Medio Oriente. «Occorre avviare subito un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile, con il pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, necessariamente in tempi ravvicinati affinché sia realmente possibile – ha detto Mattarella -. Nell’immediato, ribadiamo l’imperativo di dare piena attuazione a quanto richiesto dal Consiglio di Sicurezza per il cessate il fuoco, l’accesso umanitario incondizionato alla popolazione di Gaza e la liberazione degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre».
Ai Fori la parata del 2 giugno, sfilano militari e civili
Le cerimonie solenni davanti ai simboli del Paese, la parata in via dei Fori Imperiali, l’inno cantato da Claudio Baglioni e la facciata di Palazzo Chigi illuminata dal tricolore per diverse ore. Il 2 giugno è pronto ad essere celebrato in tutti i suoi rituali che ricordano la nascita della Repubblica italiana settantotto anni fa, che fu sancita nel 1946 con il referendum a suffragio universale indetto per scegliere la forma istituzionale da dare al Paese: l’evento segnò anche l’ingresso delle donne nella vita politica italiana. Roma sarà chiaramente il cuore delle celebrazioni. “A difesa della Repubblica. Al servizio del Paese”, è il titolo del tema scelto per le celebrazioni del 2024, che si aprono alle 9 e 15 minuti con l’alzabandiera solenne all’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto dove sarà deposta una corona d’alloro da parte del Presidente, Sergio Mattarella, accompagnato dalle alte cariche dello Stato.
Fonte: Il Sole 24 Ore