Mattia Binotto rientra con prestigio in Formula 1 nel progetto Audi

Nel pomeriggio del 23 luglio è stato annunciato che Oliver Hoffmann e Andreas Seidl lasceranno il progetto Audi F1 e il team Sauber, che dal 2026 diventerà la squadra ufficiale Audi. Hoffmann è stato presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Sauber, Seidl Ceo della Sauber Motorsport Ag.

Ritorna invece un volto familiare alla Formula 1: l’ex capo del team Ferrari Mattia Binotto passerà al progetto Audi F1 dal primo di agosto e assumerà la gestione della squadra corse di Hinwil, combinando le posizioni di Chief Operating and Chief Technical Officer (COO e CTO) e rivestendo la necessaria figura di collegamento con la casa madre automobilistica.

Gernot Döllner, CEO di Audi, che contestualmente diventa il nuovo Presidente del CdA di Sauber Motorsport Ag, lo ha scelto per garantire l’autonomia e l’indipendenza del progetto Audi F1: “Sono lieto che siamo riusciti a convincere Mattia Binotto per il nostro ambizioso progetto. Con la sua grande esperienza maturata in oltre 25 anni di Formula 1, potrà sicuramente dare un contributo decisivo all’Audi. Il nostro obiettivo è avere strutture gestionali chiare, responsabilità definite, interfacce ridotte e processi decisionali efficienti. A tal fine, la squadra deve essere in grado di agire in modo indipendente e rapido”.

L’arrivo di Mattia Binotto in Audi F1 è un segnale forte delle ambizioni del marchio tedesco nella massima serie del motorsport. Con la sua esperienza e la sua leadership, fondamentali in Ferrari per lo sviluppo della propulsione ibrida, Binotto è pronto a guidare il team di Hinwil verso la futura transizione del 2026 che renderà le vetture in teoria più spettacolari e sostenibili. L’obiettivo della casa dei quattro anelli è indubbiamente quello di elevare il livello della scuderia con sede zurighese, che vanta cinquaquattro anni di storia, di cui ormai trentuno nella massima serie, a quello di un team di prima fascia, che possa per la prima volta competere per il titolo mondiale.

Dopo quattro stagioni in rosso, l’ingegnere svizzero di origini emiliane ha conquistato due mondiali costruttori ma ‘solo’ quattro vittorie individuali con Leclerc e Sainz Jr. Non ce la farà da solo: fra l’altro mentre era al timone di Ferrari avevano perso da poco Byrne (2017) ma nel 2019 se ne andò il direttore aerodinamico James Key, che ora ritroverà in Svizzera. Nel mezzo di un’estate a 18 mesi dal secondo cambio generazionale delle monoposto di questo millennio, anche Binotto sarà investito della missione di reperire i migliori tecnici in circolazione per tentare di dare una svolta al team.

Fonte: Il Sole 24 Ore