Mattia Sormani, l’astrofisico che rientra in Italia con il bando europeo da 1,5 milioni di euro

Dopo dieci anni di brillante carriera universitaria all’estero, Mattia Sormani, astrofisico 35enne, torna a casa. Grazie alla vincita di un bando del Consiglio di ricerca europeo da un milione e mezzo di euro, da aprile studierà il trasporto di materia verso il centro della Via Lattea e l’alimentazione dei buchi neri nella sede di Como dell’Università dell’Insubria.

Sormani ha chiesto di trasferire il finanziamento Erc Starting Grant 2023 dall’ateneo tedesco di Heidelberg, con cui aveva partecipato al bando, all’ateneo della sua terra di origine. Proprio in questi giorni è stato dato l’okay con un accordo firmato tra la Commissione europea e il Dipartimento di Scienza e alta tecnologia dell’Insubria. Il progetto verrà sostenuto anche da 300mila euro erogati dalla Fondazione Cariplo con un bando nato per attrarre i talenti vincitori di Erc che risiedono all’estero e incentivarli al trasferimento sul territorio lombardo.

L’amore per la fisica

L’amore per la fisica di Sormani è nato tra i banchi di scuola del liceo scientifico Galileo Galilei di Erba grazie ad un professore che lo ha saputo appassionare, racconta. Sono seguiti la laurea nel 2012 all’Università di Pisa e alla Scuola Normale di Pisa, un dottorato a Oxford in astrofisica teorica, un progetto di ricerca all’Università tedesca di Heidelberg, dove si trovava quando ha partecipato all’Erc, e poi all’Università britannica del Surrey, dove si trova da giugno.

«La mia passione per l’astrofisica nasce in una maniera un po’ inusuale rispetto alla maggior parte degli astronomi, per i quali parte da una fascinazione con l’universo, i telescopi etc. Invece io, ero più interessato alle leggi della natura, ad applicare la matematica al mondo» dice Sormani.

Il progetto

Il progetto, che partirà nell’aprile 2024, si intitola «The Milky Way as key to understanding the inward transport of matter to the centre of galaxies». Il cuore della ricerca è un importante problema astrofisico: capire come la materia venga trasportata dal bordo della Galassia, dove si trovano il pianeta Terra e il sistema Solare in cui abitiamo, fino al centro, a distanze di ventimila anni luce da noi, dove si trova un cosidetto buco nero supermassiccio.

Fonte: Il Sole 24 Ore