Maxxi, un viaggio sulle autostrade italiane fra modernità e memoria

Maxxi, un viaggio sulle autostrade italiane fra modernità e memoria

Un viaggio nelle autostrade italiane, fra modernità e memoria, senza dimenticare le connessioni fra luoghi, persone e storie. A cento anni dalla costruzione della prima autostrada italiana – l’Autostrada dei laghi, inaugurata nel 1924 – e a 60 anni dalla nascita dell’Autostrada del Sole, una mostra al Maxxi racconta un secolo di viaggi con “Italia in movimento. Autostrade e futuro”. Curata da Pippo Ciorra con Angela Parente, in collaborazione con Autostrade per l’Italia, l’esposizione svela come le autostrade abbiano plasmato il paesaggio, la società e l’immaginario del paese.

Un omaggio al viaggio come metafora della vita

Un invito a riscoprire l’Italia vissuta da milioni di viaggiatori, nel corso delle varie epoche. Dal “Grand Tour” sette/ottocentesco, passando per letteratura, cinema e televisione, l’Italia come meta da sogno dei viaggiatori di tutto il mondo. Una celebrazione dell’ingegno, ma anche un omaggio al viaggio come metafora della vita, come ponte tra passato e futuro, tra luoghi distanti e le storie che li abitano. Ogni giorno sulle reti di Autostrade per l’Italia ogni giorno entrano 4,7 milioni di persone, che percorrono oltre 50,3 miliardi di chilometri l’anno sui quasi 3mila chilometri di rete autostradale. Tra progetti d’archivio, fotografie d’autore, mappe in evoluzione e immagini iconiche, la mostra accompagna il visitatore lungo uno spettacolare itinerario spazio-temporale, fatto della storia delle autostrade ma anche dei suoi luoghi e temi ricorrenti.

Tomasi: futuro sempre più digitale e sostenibile per la mobilità

«Le autostrade hanno favorito lo sviluppo economico dei territori – sottolinea Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – accompagnando la crescita sociale e dando la libertà di movimento a merci e cittadini. Il percorso disegnato da questa esposizione ci parla della grandiosità del genio italiano nel progettare e realizzare grandi opere, ponti altissimi e lunghe gallerie per collegare un territorio orograficamente complesso e forse unico. Da questo percorso attraverso la storia delle infrastrutture, emerge lo spaccato di un futuro sempre più digitale e sostenibile per la mobilità, un futuro che ci impegniamo a costruire ogni giorno, progettando e realizzando interventi per una rete sempre più efficiente, moderna e interconnessa».

Ciorra: la mostra racconta l’evoluzione dell’infrastruttura

«Per i long distance drivers l’autostrada rappresenta una rete che più cresce in estensione e meglio è: raggiunge più destinazioni, aumenta il loro raggio d’azione, accorcia i tempi. Per chi invece la usa per spostamenti più brevi e quotidiani, deve soprattutto migliorare, essere più sicura, connessa, offrire nuove possibilità, innestarsi bene in città e paesaggi, garantire servizi efficienti. La mostra – spiega Pippo Ciorra, senior curator Maxxi Architettura, curatore della mostra – racconta proprio questa evoluzione da infrastruttura in perenne ansia da crescita a organismo che necessita manutenzione, migliorie, servizi evoluti, consapevolezza energetica e ambientale, “intermodalità” con altri mezzi di trasporto».

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Fonte: Il Sole 24 Ore