
Medicina e chirurgia, Bernini firma decreto per i posti disponibili: sono oltre 20mila
Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato i decreti 756,757 e 758 che definiscono i posti provvisori disponibili per le immatricolazioni al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria (lingua italiana e lingua inglese) e Medicina veterinaria (lingua italiana), per il prossimo anno accademico, 2024/2025. I posti sono attribuiti agli atenei in via provvisoria, in attesa della definizione dell’accordo che sarà assunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. L’indicazione dei posti disponibili è stata anticipata dal ministro in occasione dell’intervento al Festival dell’Economia di Trento, sabato 25 maggio.
Medicina e chirurgia
Per Medicina e Chirurgia sono attualmente previsti 20.867 posti dal DM n. 756 del 24 maggio 2024. Di questi 1.400 sono riservati ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero. Per l’anno accademico precedente erano stati assegnati 18.331 posti per i candidati dei Paesi UE e non UE residenti in Italia e 1.305 per i candidati dei Paesi non UE residenti all’estero.
Odontoiatria e protesi dentaria
Sono in totale 1.535 i posti provvisoriamente disponibili per i corsi di laurea magistrale in Odontoiatria e protesi dentaria (DM n. 757 del 24-05-2024). Di questi 116 sono riservati ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero. Lo scorso anno erano stati assegnati 1.276 posti per i candidati dei Paesi UE e non UE residenti in Italia e 110 posti per i candidati dei Paesi non UE residenti all’estero.
Medicina veterinaria
Il decreto – n. 758 del 24-05-2024 – prevede temporaneamente 1.272 posti per Medicina veterinaria di cui 63 destinati ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero. A fronte dei 1.082 posti dello scorso anno per i candidati dei Paesi UE e non UE residenti in Italia e dei 59 posti per i candidati dei Paesi non UE residenti all’estero.
Fonte: Il Sole 24 Ore