Medicina estetica sempre più richiesta

Il Congresso di Medicina Estetica organizzato dalla Società Scientifica Agorà si è chiuso da poco con una presenza particolarmente numerosa di relatori internazionali: oltre 7.000 partecipanti, 654 contributi scientifici, oltre 400 relatori e quasi 200 espositori.

Diversi sono stati i temi di questa edizione: un focus sull’anatomia per trattamenti sempre più sicuri ed efficaci, la prevenzione delle complicanze, le sfide della medicina antiaging, la sicurezza della tossina botulinica, l’approccio etico e l’attenzione alla sostenibilità, la crescente richiesta di volti sempre più armoniosi e l’impegno di Agorà per il sociale, a fianco di Fondazione Umberto Veronesi e Fondazione Onda.

Il Congresso è stata anche l’occasione per festeggiare un anniversario importante i 40 anni della Società Scientifica Agorà, fondata nel 1984 dal professor Alberto Massirone. «Con l’aumento della domanda di trattamenti estetici, la questione della sicurezza e dell’etica professionale diventa sempre più cruciale, per assicurare che le pratiche siano sempre più sicure e responsabili», dice Maurizio Cavallini, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e nuovo Presidente Agorà. «La Medicina Estetica deve continuare a evolversi e a rispondere alle esigenze dei pazienti. Sarà fondamentale promuovere standard elevati di formazione e aggiornamento, affinché i professionisti siano sempre pronti ad affrontare le nuove sfide che ci attendono».

I trattamenti più richiesti

I dati dell’Osservatorio Agorà sono una fotografia chiara e precisa sulle nuove richieste e i nuovi target di pazienti che si avvicinano alla medicina estetica, quelli della Gen Z e della generazione Alpha. E’ importante sottolineare che le varie richieste puntano su interventi all’insegna della naturalità, poco invasivi e che preservino l’autenticità. Un altro aspetto interessante è il consolidamento del rapporto medico-paziente, dopo il primo consulto il 57% torna almeno tre volte, mentre il 20,41% torna dallo stesso medico ancora 7 volte. I trattamenti più richiesti? Per le donne i trattamenti viso sono: filler (60%), tossina botulinica (55%), rivitalizzazione cutanea (49%), peeling (42%), seguono carbossiterapia, prp (plasma ricco di piastrine) e fili di trazione. Per i trattamenti corpo troviamo la mesoterapia (82%), carbossiterapia (78%) e laser epilazione (72%), trattamenti macchie cutanee (62%). La sfera maschile, invece, è maggiormente orientata verso la tossina botulinica (60%), filler (58,5%), rivitalizzazione cutanea (47%) e peeling (45%), seguono come per le donne, carbossiterapia, prp e fili di trazione. Per il corpo gli uomini richiedono: mesoterapia (70%), laser epilazione (68%) e rimozione tatuaggi (56,5%). L’Osservatorio per ogni trattamento identifica il target e l’età. La rivitalizzazione cutanea è richiesta in egual misura dalla fascia d’età 30-40 e 40-60 anni (31%). Solo il 19% degli over 60 e il 19%tra i 18-30 si approcciano al trattamento. Significativi i dati per i laser. Il laser epilazione, nella fascia 18-30 e 30-40 anni, è richiesto dal 33 per cento. Il laser per la rimozione dei tatuaggi è richiesto dal 32% nella fascia 30-40 e 29% nella fascia 18-30 anni. Sempre più giovanissimi si avvicinano alla medicina estetica, la principale motivazione è quella di prendersi cura di sé fin da giovani, ma i social come Tik Tok, Facebook, Instagram, You Tube influenzano i canoni estetici. La generazione Alpha, i nati interamente nel XXI secolo, si rivolgono già dal medico estetico per il rimodellamento delle labbra 69%) e il rinofiller 53%). Anche la Gen Z è sensibile al fascino delle labbra (83%), del rinofiller (43%) e puntano sulla prevenzione per ritardare l’invecchiamento cutaneo e la correzione degli inestetismi (77%).

Fonte: Il Sole 24 Ore