Meloni blinda Delmastro: «Poche toghe ci attaccano»

Meloni blinda Delmastro: «Poche toghe ci attaccano»

Meloni punta l’indice su quelle che il centrodestra da sempre, da Berlusconi in poi, ha ribattezzato “toghe rosse” e che aveva portato il ministro della Difesa a sostenere in una intervista al Corriere della Sera che «l’unico grande pericolo» per il Governo Meloni è «l’opposizione giudiziaria». La premier però non ha alcuna intenzione di enfatizzare lo scontro. Anche perché – sentenzia sotto un mezzo sorriso – «per chi viene da destra chi serve lo Stato è sempre un punto di riferimento». Ma questo «non significa non segnalare che in ogni ambito ci sono dei problemi». E il problema, secondo la premier, sarebbe appunto quella «piccola parte» di giudici e pm. Lo dice ricordando anche le critiche alla riforma per il premierato: «Ho trovato francamente un po’ fuori misura, ad esempio – incalza ancora la presidente del Consiglio – dire che la riforma costituzionale aveva una deriva antidemocratica, cioè a me sembra che queste dichiarazioni, che vanno bene per la politica, siano sopra le righe se fatte dall’Anm». In realtà a criticare la riforma non sono certo solo i magistrati. A chi le fa notare il giudizio severo di Gianni Letta, soprattutto per gli effetti della riforma sul ruolo del Quirinale, la presidente del Consiglio anche stavolta punta a smorzare le polemiche. «Non mi sembra ci siano contrasti» anche se ribadisce che sul ruolo del Presidente della Repubblica la riforma non interviene» e che semmai c’è chi “accusa” che non rafforzi «abbastanza» i poteri del premier che continuerà a non poter nominare i ministri.

Il “non” scontro sulla Giustizia però non è l’unico fronte caldo. Anzi. E lo si capisce anche dai toni della premier quando si affronta il capitolo della fine del mercato tutelato e il rischio del caro bollette con il suo alleato Matteo Salvini, già in campagna elettorale, che sta battendo la grancassa perché si faccia «qualcosa» . Meloni è rapida: «Prima di Salvini me lo ha chiesto il Pd» che – ricorda – ha deciso nei precedenti governi «la fine del mercato tutelato» contro cui «io mi opponevo», ora «chieda scusa». C’è tempo anche per un passaggio sul patto di stabilità: «Sono ore delicate, meglio evitare commenti. Semmai la prossima settimana». Sottinteso dopo l’Ecofin dell’8 dicembre.

Fonte: Il Sole 24 Ore