Meloni: con Fitto a Bruxelles superiamo la deriva ideologica e dogmatica
La vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue a Raffaele Fitto «non è solo un titolo onorifico ma uno strumento concreto che consentirà di supervisionare e coordinare settori strategici come agricoltura, pesca, economia del mare, housing sociale: la sensibilità italiana può contribuire ad un approccio pragmatico superando quello ideologico e dogmatico» degli ultimi anni. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. «Sarà anche il primo Consiglio dopo l’insediamento dei commissari, l’ultima volta dovevamo ancora attraversare il percorso parlamentare di conferma, non semplice né immune da polemiche politiche anche aspre ma mi sento di poter dire con orgoglio missione compiuta». Fitto è «un politico di valore stimato in Italia e in Europa» e «possiamo riconoscere come il ruolo sia adeguato al peso della nostra nazione in Europa, conferma la centralità dell’Italia».
«Nonostante vi sia ancora chi, noncurante della realtà, continuai a ripetere il mantra del presunto isolamento internazionale dell’Italia – ha detto Meloni – i fatti dimostrano l’esatto contrario».
«Pronti a interloquire con nuova leadership siriana»
Un passaggio dell’intervento è stato riservato alla Siria. «La caduta del regime di Assad – ha detto Meloni – è una buona notizia, giustamente celebrata dalla popolazione siriana dopo oltre un decennio di guerra civile. Le forze ribelli che si sono affermate sono eterogenee, hanno una diversa estrazione e interessi potenzialmente contrastanti. C’è ovviamente preoccupazione per il futuro della nazione. L’Italia, l’unica tra le nazioni del G7 ad avere un’ambasciata aperta a Damasco, è pronta a interloquire con la nuova leadership siriana, ovviamente in un contesto di valutazioni e azioni condiviso con i partner europei e internazionali».
«I primi segnali – ha notato la premier – sembrano incoraggianti ma serve la massima prudenza: alle parole devono seguire i fatti e sui fatti giudicheremo le nuove autorità siriane. Elemento decisivo sarà l’atteggiamento verso le minoranze etniche e religiose. Penso ai cristiani, che hanno già pagato prezzo altissimo, troppo spesso oggetto di persecuzione».
A breve il prestito a Kiev garantito dai beni russi
La linea di credito «da 50 miliardi di dollari» è «un prestito che sarà presto erogato e sarà garantito dai beni russi immobilizzati in Europa, un lavoro estremamente complesso che ha portato a un risultato estremamente importante, un successo della presidenza italiana del G7» ha annunciato la presidente del Consiglio.
Fonte: Il Sole 24 Ore