Meloni: difenderemo i confini, Russia e criminali non mineranno la nostra sicurezza

Meloni: difenderemo i confini, Russia e criminali non mineranno la nostra sicurezza

«Vogliamo difendere i confini esterni e non permetteremo alla Russia o alle organizzazioni criminali di minare la nostra sicurezza». Da Saariselka, nella Lapponia Finlandese, dove è volata per il vertice Nord-Sud, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, usa parole molto chiare per delineare i fronti che vedranno impegnate Italia ed Europa. «Penso che dovremmo ripeterlo, sappiamo che ci sono molte sfide che l’Ue sta affrontando ma ci sono due questioni” principali, “la sicurezza e la competitività che potrebbe essere l’idea per il prossimo meeting«, ha spiegato la premier.

La premier: la Ue sta fronteggiando grandi sfide

«L’Ue sta fronteggiando grandi sfide. I nostri Paesi sono stati spesso considerati e si sono trovati su parti opposte nell’Ue, con il Nord e i cosiddetti frugali da una parte e le nazioni del Sud, accusate di essere “spendaccione”, cosa che credo sia un pregiudizio, dall’altra – ha detto Meloni -. Queste nazioni sono qui ora per parlare del tema della sicurezza, e questo dimostra che abbiamo capito che il mondo è cambiato e non possiamo affrontare le sfide se non capiamo il punto di vista e i problemi degli altri».

La presidente del Consiglio annuncia vertice su Albania per capire come procedere

Parlando con la stampa al termine del vertice, la presidente del Consiglio è poi tornata anche sulle questioni più domestiche, a partire dal dossier Albania. «Ho convocato per domani una riunione sul tema per capire come procedere». Mi pare, ha aggiunto la premier, «che la Cassazione abbia dato ragione al governo, è diritto dei governi stabilire quali siano i Paesi sicuri» mentre i giudici possono «entrare nel singolo caso, non disapplicare in toto» il decreto del governo.

Meloni: per Salvini processo a politica, non tornerà al Viminale

Quindi il passaggio sull’assoluzione del vicepremier Matteo Salvini nella vicenda Open Arms. «Mi pare un fatto che l’oggetto del processo a Salvini fossero le sue scelte politiche piuttosto che effettivi reati e che la giurisdizione sia stata usata per condizionare la politica» ma «oggi sia io che Salvini siamo contenti dell’ottimo lavoro che sta facendo il ministro dell’Interno», ha quindi chiarito la premier rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se Salvini potrà tornare al Viminale.

Fonte: Il Sole 24 Ore