Meloni visita la missione Nato in Lituania: ecco l’identikit dell’operazione
Dopo la tappa a a Saariselka, in Lapponia, per partecipare a una riunione con il primo ministro finlandese Petteri Orpo, il greco Kyriakos Mitsotakis e lo svedese Ulf Kristersson per garanetire un coordinamento tra Nord e Sud, tra i Paesi che rappresentano i confini esterni dell’Europa e che condividono, nonostante le distanze geografiche, le stesse sfide in tema di sicurezza e migranti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha raggiunto la base aerea di Šiauliai, in Lituania, per far visita al contingente militare italiano impegnato nella missione Nato Baltic Air Policing, a salvaguardia dello spazio aereo delle Repubbliche Baltiche. Ad accoglierla, il comandante della Task Force Air 36th Wing Baltic Thunder II, colonnello Roberto Massarotto. Connessi in video collegamento anche i contingenti nazionali impegnati in missioni all’estero in Asia, Medio Oriente, Africa, Balcani, Paesi Baltici, Est Europa, Stati Uniti, Mar Mediterraneo e Mar Rosso.
Il contributo italiano alla missione Baltic Air Policing
L’Italia è la nazione che ha maggiormente contribuito alla missione Baltic Air Policing, dove conta nove dispiegamenti e impegna circa cento uomini. La Task Force, posta sotto la diretta dipendenza nazionale del Covi (Comando operativo di vertice interforze), è composta da piloti provenienti dai Gruppi di Volo Caccia e da personale tecnico e logistico ed è equipaggiata con velivoli Eurofighter Typhoon (F-2000) provenienti da 36° Stormo di Gioia del Colle, 4° Stormo di Grosseto, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana dell’Aeronautica Militare.
Tutela della sicurezza aerea di Estonia, Lettonia e Lituania
La Baltic Air Policing Nato, in vigore dal 2004, ha visto la partecipazione dal 2015 di velivoli e personale di 17 Paesi membri, sotto il comando e il controllo del Combined Air Operations Centre-Caoc di Uedem (Germania) e la supervisione dell’Allied Air Command-Aircom di Ramstein (Germania). La missione ha lo scopo di confermare la determinazione degli Alleati nel mantenere una postura difensiva, solida e compatta in Estonia, Lettonia e Lituania, a deterrenza di potenziali minacce alla sicurezza dell’area, prima fra tutte quella russa. La Nato Air Policing è un’attività operativa tesa a preservare la sicurezza dello spazio aereo dei membri dell’Alleanza. Un compito che prevede la presenza continuativa – 24 ore su 24, 365 giorni all’anno – di aerei da combattimento ed equipaggi, pronti a reagire rapidamente a possibili violazioni. L’Italia, oltre ad assicurare la protezione dei propri cieli, concorre, a rotazione con altri Alleati, a fornire la sicurezza dello spazio aereo sui cieli islandesi, rumeni, bulgari, polacchi, albanesi e montenegrini.
Fonte: Il Sole 24 Ore