
Mensch, ceo di Mistral Ai: «Le telco europee investano in grandi datacenter»
BARCELLONA_ Arthur Mensch, ceo di Mistral, l’azienda francese che si è affermata come la più importante esperienza europea nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, era molto atteso al Mobile World Congress. Mistral ha infatti una posizione chiave in un settore dove l’Europa ha deciso di investire, dopo il summit di Parigi, per non restare retroguardia rispetto a Stati Uniti e Cina.
Davanti a una platea specializzata, operatori in particolare, ha insistito sulla necessità che le telco europee investano nella costruzione di grandi datacenter. «In Europa con l’inizio del 2025 c’è stata sicuramente una sveglia generale – ha detto -. In particolare per ridurre la dipendenza dai grandi gruppi tecnologici statunitensi. C’è una crescente discussione e le ambizioni in Europa stanno crescendo. L’Europa può offrire molto, le telco hanno l’opportunità di investire in grandi datacenter. Noi lo stiamo facendo, stiamo costruendo il nostro datacenter in Francia. La rivoluzione Ai è anche una opportunità per decentralizzare il cloud e avere più attori, non soltanto gli americani».
Mensch ha una laurea in ingegneria all’École Polytechnique e Télécom Paris, poi un dottorato in computer science; ha lavorato tre anni in DeepMind prima di cofondare DeepMind. Nel suo intervento ha insistito sulla necessità di collaborare con tutta l’industria europea.
«Stiamo lavorando con le telecom, perché l’Ai avrà conseguenze per le caratteristiche delle reti, con informazioni molto personalizzate. Cambierà l’architettura, stiamo lavorando su questo con Orange» ha sottolineato.
Ha definito l’Ai generativa una tecnologia «molto orizzontale», che al «90% è uguale come prodotto sia per i consumatori che per le aziende», ma quello che cambia sono le informazioni utilizzate dai modelli, i dati. La collaborazione delle aziende europee nell’adozione di questi agenti è importante per realizzare le specifiche, che per il finance sono diverse dall’Hr, per fare un esempio.
Fonte: Il Sole 24 Ore