Mercato immobiliare in calo: giù le compravendite, mutui in picchiata

Mercato immobiliare in calo: giù le compravendite, mutui in picchiata

I dati Istat sulle compravendite, basati sulle convenzioni notarili mostrano, come già emerso da altre fonti, un mercato immobiliare in decisa contrazione. Nel primo trimestre 2023 sono infatti 210.691 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari (-5% rispetto al trimestre precedente e -11% su base annua). Il 93,9% dei trasferimenti di proprietà è relativo al settore residenziale (197.547), il 5,9% a immobili a uso economico (12.474) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (670).

Questi i dati presentati oggi. Rispetto al primo trimestre 2022 le transazioni immobiliari diminuiscono del’11,6% nel comparto abitativo e aumentano dell’1,6% nell’economico.

Ma già qualche settimana fa l’agenzia delle Entrate aveva certificato che le vendite di case sono scese nei tre mesi da aprile a giugno 2023 del 16 per cento. Un calo atteso, vista la situazione attuale di incertezza e l’aumento continuo dei tassi di interesse che rendono sempre meno accessibili i mutui e poco sostenibili le rate mensili. Nel secondo trimestre del 2023, nel settore residenziale, sono state vendute 184mila abitazioni, circa 35mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. «A livello nazionale, le compravendite di abitazioni diminuiscono maggiormente nei comuni capoluogo, -17,2% (circa 12 mila abitazioni scambiate in meno rispetto al secondo trimestre 2022), ma subiscono una decisa flessione anche nei comuni minori, -15,4%» si legge nell’Osservatorio delle Entrate.

Tornando ai dati Istat si evince che nel confronto congiunturale l’abitativo segna variazioni percentuali negative, su base annua, in tutto il Paese: Nord-ovest -16,5%, Centro -16,0%, Nord-est -7,8%, Isole -4,9% e Sud -4,6%. Il settore economico cresce nel Sud (+5,5%), nel Nord-est (+2.8%), nelle Isole (+1,0%) e nel Nord-ovest (+0,7%), mentre diminuisce nel Centro (-1,8%).

Nel settore abitativo le compravendite si riducono sia nei grandi come nei piccoli centri (rispettivamente -18,3% e -6,4%); in quello economico, al contrario, aumentano (rispettivamente +1,5% e +1,6%).

Fonte: Il Sole 24 Ore