Metadinamiche, la sfida di nove donne al tumore metastatico
Un racconto fotografico del cammino immersivo tra natura e spirito di nove donne con tumore metastatico. Nove donne che hanno sfidato i limiti imposti dalla malattia e hanno percorso a ottobre 50 chilometri lungo il cammino di Celestino nel Parco nazionale della Majella. Sono le protagoniste della seconda edizione del progetto “MetaDinamiche – Percorsi di benessere”, un cammino raccontato dalle fotografie di Emanuela Vh Bonetti. Un percorso tra natura e pratiche olistiche per recuperare il benessere psicofisico, con il supporto di operatori specializzati in terapie integrate. Le immagini di questo viaggio immersivo tra natura e spirito sono esposte a Palazzo Bonaparte a Roma, fino a domenica 15, grazie alla generosa ospitalità di Arthemisia, da tanti anni al fianco di Komen Italia, che oltre ad aver messo a disposizione gli spazi per questa mostra, ha offerto ai partecipanti per il giorno dell’inaugurazione, una visita guidata esclusiva alla mostra dedicata a Botero. La mostra sarà esposta nel 2025 anche in altre città d’Italia. Il Sole 24 Ore nel corso dei videoforum dedicati alla prevenzione del tumore al seno ha ospitato Simonetta De Fermo del gruppo “Metadinamiche percorsi di benessere”, che ha raccontato la camminata come «una esperienza del corpo e dell’anima molto intensa. In montagna si camminava tutti insieme come un millepiedi. E in montagna si va al passo del più lento».
Una sfida ai limiti imposti dal tumore metastatico
Donne che sfidando i limiti imposti dalla malattia tumorale metastatica, si sono trasformate da meta-statiche in meta-dinamiche per porre l’accento sull’atteggiamento proattivo con cui affrontano la malattia. Un viaggio che ha un doppio valore terapeutico: il percorso fisico e quello interiore per recuperare il benessere psicofisico e raggiungere un nuovo equilibrio. Fianco a fianco pazienti oncologiche e operatori sanitari hanno percorso il cammino, metafora del percorso di cura condiviso. « L’assenza di una prospettiva di guarigione, almeno fino ad oggi, impone un’attenzione maggiore alla qualità di vita – spiega Komen Italia – oltre che all’allungamento della sopravvivenza. Un approccio integrato può rappresentare un valido aiuto, grazie al supporto psicologico, a uno stile di vita corretto e alle terapie non farmacologiche per contenere gli effetti collaterali, favorire l’aderenza terapeutica e migliorare la qualità di vita».
Un racconto itinerante per divulgare la cultura delle terapie integrate
La mostra «ci regala con queste fotografie non solo grandi emozioni, ma anche un messaggio di forza e di collaborazione, fondamentali durante ogni percorso di cura. L’obiettivo di Komen Italia – sottolinea Daniela Terribile, presidente di Komen Italia – è che questo diventi un racconto itinerante, ospitato in tutta Italia per divulgare la cultura delle terapie integrate e far conoscere i grandi benefici che ne possono derivare, in particolare per le pazienti metastatiche, per navigare con meno fatica nella esperienza della malattia, in un percorso di recupero del proprio benessere psico-fisico».
Il ’prendersi cura’ abbracci tutte le dimensioni della persona
«Questo percorso rappresenta un esempio concreto di come l’integrazione di un approccio olistico alle terapie farmacologiche possa migliorare significativamente la qualità di vita delle pazienti – afferma Carmen Piccolo, direttore medico di Gilead Sciences Italia – offrendo loro non solo sostegno fisico ma anche emotivo. Crediamo fermamente che iniziative di questo tipo possano avere un impatto duraturo nella vita di chi affronta una malattia così impegnativa, promuovendo una cultura del ‘prendersi cura’ che abbracci tutte le dimensioni della persona».
Strumenti di resilienza attraverso discipline di supporto
«Se è impossibile modificare il percorso, eliminare ostacoli in apparenza insormontabili o decidere le condizioni atmosferiche, è ancora possibile acquisire strumenti di resilienza attraverso discipline di supporto quali meditazione, yoga, agopuntura, riflessologia e Qi Gong sperimentate in questo viaggio. Nello zaino solo l’essenziale, per lasciare spazio a tutte le esperienze e le emozioni trasformative che il viaggio può regalare», spiega Claudia Maggiore, ideatrice del progetto MetaDinamiche e medico esperto in Oncologia integrata e agopuntura del Centro Komen Italia per i Trattamenti integrati in oncologia della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli.
Fonte: Il Sole 24 Ore