Michelangelo, Leonardo e Raffaello in una mostra alla Royal Academy
Il 25 gennaio 1504 a Firenze i principali artisti della città – tra cui Sandro Botticelli, Filippino Lippi e Leonardo da Vinci, si riunirono per decidere dove collocare il David di Michelangelo. Leonardo, che all’epoca stava dipingendo la Mona Lisa, aveva appena ricevuto l’incarico di dipingere un grande affresco, la Battaglia di Anghiari del 1440, nella Sala del Gran Consiglio di Palazzo Vecchio, che allora si chiamava Palazzo della Signoria.
Pochi mesi più tardi, dopo che la sua statua di David era stata collocata nella piazza davanti al palazzo, a Michelangelo – da poco rientrato a Firenze da Roma – fu chiesto di dipingere un altro affresco, la Battaglia di Cascina del 1362, nella stessa sala. E’ stata la prima e unica volta che i due artisti hanno lavorato insieme. Testimone della firma del contratto per le due commesse fu Niccolò Machiavelli, segretario della Repubblica fiorentina. Nel bel mezzo di questa irripetibile gara tra artisti arrivò Raffaello Sanzio, giovane ventenne di Urbino, sbarcato a Firenze “per imparare”.
Una mostra alla Royal Academy di Londra racconta la straordinaria storia dell’anno 1504, quando nell’atmosfera febbrile della Firenze repubblicana si incrociarono i percorsi dei tre maggiori artisti del Rinascimento.
La prima sala della mostra è dedicata al Tondo Taddei di Michelangelo, l’unica scultura di marmo dell’artista nel Regno Unito, che appartiene alla Royal Academy e che qui è presentata con numerosi disegni preparatori. L’altorilievo in marmo di Carrara, una tenera immagine della Madonna con il bambino Gesù e San Giovanni da piccolo, aveva molto colpito Raffaello, come si può vedere da due suoi quadri nella stessa sala. La Madonna Bridgewater, da Edimburgo, riproduce lo stesso senso di movimento circolare all’interno della composizione, ma Raffaello rende ancora più intima la scena, con il bambino Gesù che si volta a guardare la madre. Anche la Madonna Esterházy, da Budapest, richiama il Tondo Taddei presentando la Madonna con Gesù e il piccolo San Giovanni. Taddeo Taddei, che aveva commissionato il Tondo a Michelangelo, negli anni a venire diventò un importante mecenate anche per Raffaello.
Cartone di Sant’Anna
Leonardo domina la seconda sala con il celeberrimo Cartone di Sant’Anna, un raro prestito dalla National Gallery di uno dei suoi più preziosi tesori. Il maestoso disegno a gessetto per una pala d’altare mai realizzata mostra Maria seduta in braccio a sua madre, Sant’Anna, che la guarda intensamente e punta con il dito verso il cielo. La Vergine intanto sostiene il bambino Gesù, che sembra benedire il piccolo San Giovanni.
Fonte: Il Sole 24 Ore